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Bianco c’è, Cabral assente. E nel 4-2-3-1 c’è anche Jovic rifinitore

Bianco c’è, Cabral assente. E nel 4-2-3-1 c’è anche Jovic rifinitore - immagine 1
L'analisi tecnico tattica della sfida contro il Monaco, che ha visto Jovic disimpegnarsi per mezz'ora alle spalle di Cabral

Redazione VN

Tra le amichevoli di dicembre, Fiorentina-Monaco era senza dubbio la sfida da inquadrare con maggior interesse, una partita vera dove provare tecniche ed esperimenti. Come scrive La Nazione, il risultato della gara di ieri è oggettivamente il dato meno importante. Il 4-2-3-1 sembra ormai la nuova impronta della squadra viola, e sarebbe interessante vederlo funzionare con Nico Gonzalez e Ikoné e con la mediana a due dove si ricollocherà Amrabat e la speranza di vedere Bianco. Anche ieri - si legge - il classe 2002 si è mosso con la personalità giusta e con i tempi adatti a coprire e far ripartire la manovra riuscendo anche a mettere in ombra il lavoro del compagno di reparto, Mandragora.

In attesa che Amrabat smaltisca la sbornia e la stanchezza mondiale, potrà giocarsi chance preziose. Anche Benassi e Saponara se la sono cavata discretamente, ma per entrambi non c’è all'orizzonte la possibilità di battere la concorrenza di Nico e Ikonè. E Cabral? Qualche proiezione apprezzabile, ma nessun gol e un errore macroscopico col diagonale. Il brasiliano non ha superato anche questa prova e ora che la ripresa del campionato sta tornando dietro l’angolo, la possibilità di scavalcare Jovic nelle gerarchie di Italiano si assottigliano. L'unica chance per l'ex Basilea è quella di giocare contemporaneamente con il serbo.

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