Potremmo chiamarla “la prova del 10”. Del resto, nel calcio, c’è sempre un esame da superare. Soprattutto se ti chiami Federico Bernardeschi, e tutta Italia ti aspetta al varco. Inutile girarci attorno. Per il ragazzo di Carrara quella appena iniziata non è una stagione “normale”. Perché un conto è stupire, un altro è confermarsi. Pressioni, attese, responsabilità. Tutto si amplifica, e tutto diventa tremendamente più difficile. Federico lo ha capito subito. Se prima era il gioiello da maneggiare con cura, ora è il campioncino dal quale si pretende tutto e subito. Senza sconti. «Si è montato la testa», «guardate con che capelli si è presentato». In città, in queste settimane, se ne son sentite tante di frasi così. Quello che conta però, è il giudizio dell’allenatore. «È tornato con la stessa determinazione dello scorso anno», disse Paulo Sousa alla vigilia dell’esordio in campionato con la Juventus. Quello tra il portoghese e Berna è stato un vero e proprio colpo di fulmine (...). A riportarlo è Repubblica.
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Bernardeschi alla prova del “10”: è arrivato il momento di confermarsi
Per il ragazzo di Carrara quella appena iniziata non è una stagione “normale”. Perché un conto è stupire, un altro è confermarsi. Pressioni, attese, responsabilità...
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