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Firenze, allenamento della Fiorentina nel centro sportivo, nella foto l'allenatore Giuseppe Iachini 2021 03 24 © Niccolò Cambi/Massimo Sestini
Beppe fai il Beppe. È più o meno questo il senso di quanto richiesto dalla società nel momento della nuova chiamata a Iachini. Dieci partite da elmetto in testa - si legge su La Gazzetta dello Sport - contesto ideale per un tecnico che nello scorso campionato ha proprio in quel tipo di situazione dato il meglio di sé. Quando invece all’inizio di questa stagione si è provato a cambiar pelle, tentando di rendere la Fiorentina offensivamente più elettrizzante, la squadra non è stata in grado di costruire una propria identità. Data la classifica, ora conterà solo un traguardo: raggiungere la salvezza.
Il rientro di Iachini nel gruppo viola è filato via liscio, ma non c’erano dubbi. I rapporti umani del resto erano stati sempre ottimi e certificati dai saluti al momento dell’esonero. Accadde dopo sette giornate, al termine dello 0-0 di Parma, con i viola capaci di conquistare 8 punti. Ecco, volendo guardare il lato positivo, numeri alla mano quella media-punti sarebbe sufficiente a raggiungere la salvezza. Ieri intanto Iachini ha per la prima volta potuto contare sul gruppo al completo dopo gli impegni dei vari Nazionali. Anche se Castrovilli e Biraghi hanno svolto lavoro individuale in attesa dell’esito dei tamponi (poi risultati negativi) dopo quanto accaduto nel ritiro azzurro. Mentre Kokorin ed Igor proseguono il lavoro personalizzato reduci dai rispettivi infortuni. Iachini ripartirà dalle certezze. Compreso il tandem d’attacco composto da Ribery e Vlahovic.
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