Luca Baiesi, ex Direttore Operativo della Fiorentina dei Della Valle, è stato colui che ha gestito il restyling del Franchi togliendo le barriere. Il Corriere Fiorentino ha deciso di intervistarlo visto gli ultimi fatti. "Il nostro voleva essere un segnale forte a Firenze e all’Italia intera. Volevamo precorrere i tempi e rappresentare un modello di stadio aperto", così spiega Biesi l'assenza delle barriere che ha una base scientifica. Abbandonare l'idea di gabbia per non fomentare l'odio tra tifosi. Secondo l'ex direttore operativo, Firenze non merita l'etichetta di città violenta, per fatti dovuti a una asocialità in continuo aumento.
Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale
Corriere Fiorentino
Baiesi, colui che tolse le barriere al Franchi: “Lo rifarei cento volte”
Luca Baiesi gestì il restyling del Franchi senza barriere: "Le gabbie divisorie sono immagini da Medioevo calcistico"
Cosa fare
—Baiesi poi, torna su quanto accaduto contro l'Inter: "Certi comportamenti sono inaccettabili e vanno combattuti con forza. L’educazione e il rispetto però dovrebbero valere per chiunque: in un mondo ideale tifosi di squadre diverse dovrebbero poter guardare la partita insieme", sottolineando però che bisognerebbe evitare ogni tipo di provocazione o gesto di sfida verso l'altra tifoseria. Infine, difende con forza la sua scelta, consigliando alla Fiorentina di non compiere nessun passo indietro: "Costruire le gabbie divisorie nel nuovo Franchi sarebbe come tornare al Medioevo calcistico".
© RIPRODUZIONE RISERVATA