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Corriere dello Sport
La versione di Monza. Quella più apprezzata, forse la migliore in assoluto di tutta la stagione che pure ha avuto episodi non rari di apprezzamento generale, e non solo per il gol segnato (primo e unico finora con questa maglia indosso). La versione di Arthur da 48 passaggi (e 92 per cento tentati/riusciti) contro i brianzoli, chiaramente, perfetta o quasi per tutto ciò che il regista brasiliano può dare alla Fiorentina e mica sempre c’è riuscito, nonostante le 46 presenze totali che già di per sé sono un grande risultato perché in netta, nettissima controtendenza rispetto al passato non solo recente in termini di continuità. Contributo fatto di geometrie di gioco affatto banali per far muovere i compagni nel modo giusto e con i tempi giusti, poi suggellato dalla rete decisiva per la vittoria viola con un tiro da fuori area dopo spunto personale che s’è ricordato di avere nel proprio repertorio: a costo perfino di provocare un pizzico di rimpianto per quello che Arthur poteva essere Arthur e non è stato fino in fondo. Ma il passato non conta più. Lo riporta il Corriere dello Sport.
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