Arriva l’Inter: perché crederci e i motivi per cui temere la capolista

Domani sera la Fiorentina sarà impegnata contro la capolista Inter al Franchi. La Nazione analizza da una parte i motivi per cui credere nell'impresa, dall'altra quelli per cui temere la squadra nerazzurra.

PERCHE' CREDERCI

I nerazzurri arrivano a questo appuntamento con il fiato corto e quella della Juventus sul collo che, aspettando il recupero della gara slittata proprio per le finali di Riad, ha messo sulla racchetta bianconera il colpo del +4, Empoli permettendo. Rincorrere non è mai semplice, psicologicamente, anche avendo risorse mentali solide. Più difficile quando devi affrontare una Fiorentina ’ferita’, senza la tua diga migliore a metà campo (Barella) e il jolly di Montella: quel Calhanoglu gemma sottovalutata nel panorama europeo, più decisivo del toro Martinez.

PERCHE' TEMERLA

Gli ostacoli che domani sera la Fiorentina sarà chiamata ad affrontare arrivano anche dalle cifre, che non lasciano grandi margini di interpretazione. I nerazzurri nelle ultime trasferte hanno messo insieme un ruolino di marcia invidiabile, da scudetto. Sono otto le vittorie messe a segno, condite da due pareggi preziosi. Solo così si può spiegare un percorso d’alto livello per duellare con la Juventus più fresca a riposata, con un’unica missione. Questi, però, sono affari che non riguardano Italiano e i suoi ragazzi.La Fiorentina, infatti, dal suo punto di vista deve temere soprattutto il ritmo tenuto fino ad ora dall’Inter che mai è stata avversaria tenera. San Siro è spesso stato avaro di soddisfazioni per i viola. Meglio al ’Franchi’ dove conta tantissimo anche la spinta del pubblico che ancora una volta – la Fiesole è già esaurita – farà registrare un numero di spettatori invidiabile.

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