Giancarlo Antognoni, bandiera viola e Campione del Mondo 1982 quarant'anni fa, ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera:
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Antognoni: “Rimpianti? Ho vinto poco, ma l’amore di Firenze batte 100 scudetti”
"Ho vissuto la finale dalla tribuna per un infortunio al collo del piede rimediato nella semifinale contro la Polonia. Con me c'erano Giovanni Galli e Massaro. C’era grande agitazione, ma io mi sentivo che ce l’avremmo fatta. Quella stagione è stata strana, bella alla fine, ma complicata all’inizio. A novembre mi ero fatto male alla testa nello scontro con Martina, sono rimasto fuori quattro mesi rischiando di non andare al Mondiale".
Passato da dirigente
"La mia vita da calciatore e dirigente l’ho passata tra il viola e l’azzurro. E ora che ho chiuso con Commisso, mi piacerebbe tornare in Federcalcio. Vedremo se sarà possibile. Sono stato tanti anni con l’Under 21 e credo di aver lavorato bene. Rimpianti? Forse l'aver vinto poco, ma l’amore di Firenze vale più di cento scudetti".
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