Non doveva nemmeno essere convocato. Poi le scuse, il reintegro e l’ingresso in campo con il solito ardore e sacrificio, compreso quando, lottando da terra per non prendere gol, si è preso un calcio in faccia da Sanabria violentissimo e non senza conseguenze. La strana giornata di Sofyan Amrabat - scrive La Gazzetta dello Sport - si è conclusa con la qualificazione alla semifinale di Coppa Italia e le ossa nasali rotte.
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Gazzetta dello Sport
Amrabat, tutto in 24 ore: il reintegro e le ossa nasali “sacrificate” in campo
L'ardore e il sacrificio gli costano una frattura
Tutti in maschera
—A dieci minuti dal termine, con la Fiorentina avanti 1-0, il Toro ci ha provato con Sanabria che ha impegnato Terracciano calciando quasi da terra mentre combatteva con il centrocampista. Sulla respinta il numero 9 del Toro ha provato la ribattuta calciando forte ma non il pallone, bensì la faccia di Amrabat. Stoico nel rientrare poco dopo e terminare il match fino agli esami strumentali di oggi che hanno confermato quanto temuto,
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