Il Corriere dello Sport si concentra su Sofyan Amrabat. La rinuncia a Torreira - si legge - ha determinato di fatto due decisioni, una consequenziale dell’altra: la prima, più importante, è la “promozione” di Sofyan Amrabat nel ruolo che è stato del centrocampista uruguaiano per gran parte dell’ultima stagione, fatti salvi gli ultimi due mesi a causa di problemi fisici e scelte tecniche, e sono quelli che hanno convinto l’allenatore - in un progetto evidentemente condiviso con i dirigenti - a dare fiducia al nazionale marocchino. La seconda, in scia, è stata non individuare e prendere un’alternativa a Torreira, bensì allo stesso Amrabat. Per variare le caratteristiche tecnico-tattiche del giocatore a cui è affidata la costruzione (e l’interdizione) del gioco viola. Da qui, la terza decisione: abbandonare via via tutte le varie opzioni fino concretizzare quella che meglio permetteva di dare forma al piano: Rolando Mandragora.
Corriere dello Sport
Amrabat il nuovo centro di gravità. In mediana non solo Mandragora
Come cambia la mediana, tra conferme e mercato
Il centrocampo della Fiorentina cambia fisionomia e non per dire: da Torreira e Amrabat ad Amrabat e Mandragora, con due interpreti che invece stavolta per certi versi si somigliano. L’idea è chiara: Italiano punta sull’ex Verona. E senza di lui toccherà a Mandragora ripeterne compiti e modalità senza alcun tipo di “stress” per il reparto. La Fiorentina, però, comprerà anche un altro giocatore visto che Castrovilli rientrerà dopo la sosta per il Mondiale. Bajrami dell’Empoli, Maggiore dello Spezia e Imeridel Servette, più Tameze del Verona che è stato forse il primo, sono gli obiettivi su scala differente di valori e di difficoltà che gli uomini di mercato di Commisso stanno seguendo per integrare il reparto da cui dipendono i risultati della squadra viola.
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