
Il Corriere dello Sport si concentra su Sofyan Amrabat. La rinuncia a Torreira - si legge - ha determinato di fatto due decisioni, una consequenziale dell’altra: la prima, più importante, è la “promozione” di Sofyan Amrabat nel ruolo che è stato del centrocampista uruguaiano per gran parte dell’ultima stagione, fatti salvi gli ultimi due mesi a causa di problemi fisici e scelte tecniche, e sono quelli che hanno convinto l’allenatore - in un progetto evidentemente condiviso con i dirigenti - a dare fiducia al nazionale marocchino. La seconda, in scia, è stata non individuare e prendere un’alternativa a Torreira, bensì allo stesso Amrabat. Per variare le caratteristiche tecnico-tattiche del giocatore a cui è affidata la costruzione (e l’interdizione) del gioco viola. Da qui, la terza decisione: abbandonare via via tutte le varie opzioni fino concretizzare quella che meglio permetteva di dare forma al piano: Rolando Mandragora.