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Amrabat, annata da urlo. Un affare per Verona, Fiorentina… ed i fanta allenatori

Una continuità disarmante. Non ha mai deluso, non ha mai sbracato nelle poche partite davvero complicate, non ha mai abbassato l’attenzione

Redazione VN

E alla fine segnò. In effetti a Sofyan Amrabat, vera colonna del centrocampo del Verona di Juric e promesso sposo della Fiorentina, mancava solo il gol. Una stagione stupenda - scrive La Gazzetta dello Sport nelle pagine dedicate al Magic campionato - al limite della perfezione, dalla prima alla 36a giornata. È il giocatore che più ha sorpreso tra quelli della squadra che più ha sorpreso: quell’Hellas che non solo si è lasciato la zona salvezza alle spalle in tempo record, ma che addirittura ha fatto sognare l’Europa ai suoi tifosi, a un certo punto della stagione.

Fratellanza

Quando, durante lo scorso mercato estivo, è arrivato dal Bruges per rinforzare la mediana dei neopromossi gialloblù, era sconosciuto ai più. Qualcuno se lo ricordava per aver segnato ai gironi di Champions League contro il Napoli nella stagione scorsa, qualcun altro lo confondeva con il fratello maggiore Nordin, già colonna del Marocco ed ex Psv, Galatasaray, Malaga e Watford, oggi a svernare in Arabia Saudita. Il fratello è però un’ala molto forte fisicamente, lui un centrocampista centrale di sostanza, di quelli che corrono fino allo sfinimento, «finché non muore», dirà Juric in termini un po’ più coloriti.

Il migliore

Se si parte dai dati meramente fantacalcistici non si pensa a uno per cui sgomitare all’asta: un solo assist, dieci gialli, un rosso. L’unico gol, su rigore, domenica scorsa contro la Lazio. Poi, però, vale la pena dare un’occhiata al suo record di voti. 6,53 è la media, che lo proietta al primissimo posto nel campionato tra i centrocampisti puri, davanti anche ad amanti del gol come Nainggolan e Kulusevski, per capirci. Com’è possibile? Le sue prestazioni sono state di una continuità disarmante. Non ha mai deluso, non ha mai sbracato nelle poche partite davvero complicate, non ha mai abbassato l’attenzione. Una sola insufficienza in campionato, il 2 febbraio contro il Milan, in cui ha rimediato l’unica espulsione dell’anno e un 5 in pagella che è diventato 4 con il malus. La più classica delle eccezioni che confermano la regola. Un affare incredibile per l’Hellas, che lo ha preso dal Belgio in prestito con diritto di riscatto a 3 milioni e mezzo di euro e a gennaio lo ha ceduto alla Fiorentina per il triplo a condizione che rimanesse in prestito in Veneto fino al termine di questo infinito campionato. E un affare anche per la società viola, che ha anticipato tutti e si è accaparrato al volo uno dei prospetti più interessanti dell’anno.

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