I punti cardini di Palladino? Si riparte dal basso, si difende (tutti) più bassi: scontato, visto che Italiano era forse uno dei più grandi promotori dell'altezza - alle volte da vertigini - della linea difensiva. Con Palladino la squadra cambia questo, abbassandosi in fase di non possesso di almeno cinque-sei metri, ma non solo. Cambia anche la lettura dei singoli, incoraggiati a 'spezzare' la linea. Lo abbiamo visto soprattutto col Bolton, con le letture profonde di Comuzzo, in un uomo contro uomo di gasperiniana memoria. Si difende guardando l'avversario e andandolo a prendere anche fuori posizione, un sistema che sembra fatto apposta per un altro interprete che ancora non è in gruppo, Martinez Quarta.
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Aggressività e Verticalità. Questa Fiorentina sembra perfetta per Quarta
Palladino disegna la sua nuova Fiorentina e questo modo di difendere sembra calzare a pennello a Martinez Quarta
In attesa di capire più nello specifico le altre sfumature del 'Palladino-pensiero', c'è un'altra differenza con il recente passato che salta all'occhio: la Fiorentina va più in verticale, incoraggiata dallo stesso Palladino e da esercizi ad hoc fatti in questi giorni. Non solo, la Fiorentina attacca con più uomini: emblematica l'azione a fine primo tempo col Bolton, cross di Dodo e conclusione di Parisi, da esterno a esterno (anche qui si scorge l'impronta di Gasperini). Sono prime prove, sensazioni e risposte agli input iniziali di un allenatore la cui mano inizia già a vedersi.
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