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A luglio, in Parlamento, si decide il futuro del Franchi. Ecco il progetto di Palazzo Vecchio per la Cittadella Viola

La strategia del sindaco di Firenze non cambia, ecco le sue idee per convincere il presidente viola a restare sul Franchi e abbandonare la pista Campi Bisenzio

Redazione VN

Il giorno dopo il “Commisso-day”, l’edizione odierna di Repubblica Firenze si sofferma sulle conseguenze delle parole del Presidente (LEGGI QUA) sulla nota questione stadio. Intanto il Comune non ha commentato con nessuna nota ufficiale le parole di Commisso, confermando la strategia di non rispondere a caldo alle parole dell'americano. In più Nardella aveva già avuto modo di parlare della questione, nella conferenza stampa dello striscione diventato ormai famoso “#iostoconRocco”. In tale conferenza il sindaco ha ampiamente fatto capire di puntare tutte le sue fiches sulla ristrutturazione del Franchi. A favore di questa decisione sono sicuramente le tempistiche, si parlava di due-tre mesi per per la modifica legislativa sugli stadi, mentre il decreto “semplificazione” arriverà in parlamento addirittura a luglio per l’esame delle due camere. “Una legge, firmata da oltre 50 parlamentari, per far ripartire gli stadi italiani, anche quelli dichiarati monumento nazionale” annuncia l’onorevole Rosa Maria Di Giorgi, che vede in questo decreto un’occasione da non perdere per dare la possibilità all’industria del calcio di ristrutturarsi.

A quel punto sarà una votazione a decidere il futuro degli stadi italiani da sempre sotto vincoli serrati che impediscono il procedere dei lavori voluti dalle società. Nardella sta lavorando su questo punto quotidianamente, con un contatto continuo con il ministro Franceschini, ma il problema più grande resta la libertà che tali norme daranno a Commisso per dare il via al suo progetto di ristrutturazione. Perché se il decreto che sarà votato consentirà un semplice ritocchino, la Fiorentina ci può fare ben poco.

Nel frattempo Palazzo Vecchio ha già fatto capire cosa metterà sul piatto per convincere il Presidente viola a rimanere sul Franchi, abbandonando l’ipotesi Campi Bisenzio. Il viale Paoli pedonalizzato e una revisione completa di tutte le funzioni intorno allo stadio. I parcheggi potrebbero essere interrati, forse sotto il rugby, e anche la nuova tramvia potrebbe accelerare, già nel 2025- 2026, se tutto corresse. Inoltre i campini potrebbero essere il luogo dove far sorgere centri commerciali, così come il campo da baseball Cerreti, dove troverebbe spazio una struttura alberghiera affiancata da un centro direzionale e congressuale, il museo del calcio e forse da un cinema.

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