Perché in Italia no e in Inghilterra si? La differenza è di aspetto normativo: in Italia c'è una legge che impone di essere sottoposti ad una visita per poter ottenere l'idoneità con un medico che deve firmare un certificato a tutela dell'atleta. All'estero invece, l'atleta firma una liberatorie, e gioca contro il parere dei sanitari.
Bisogna aumentare la qualità della visita medico sportiva, e questo sta già avvenendo, ma ci sono patologie che non sono evidenziabili dalla visita, allora deve migliorare la formazione dei responsabili all'utilizzo dei defibrillatori. In presenza di alcune cardiopatie la pratica di attività agonistica può accelerare tale patologia, per questo noi cerchiamo di far capire all'atleta che non è consigliabile continuare ad applicarsi ad attività strenua.
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