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Una Fiorentina eroica espugna l’Olimpico: è la sesta vittoria consecutiva!

Gli episodi fortunosi giocano a fianco della Fiorentina, ma ciò che conta è che la prestazione compatta e spensierata dei viola vale ancora una volta i tre punti

Simone Torricini

ROMA – Una Fiorentina eroica espugna l'Olimpico e mette in fila la sesta vittoria consecutiva grazie alle reti di Benassi e Simeone e ad una prestazione di squadra che farà sicuramente sorridere Pioli e la città di Firenze. Qui vi raccontavamo il primo tempo, dove i viola tra il 7' e il 39' hanno trovato le reti che hanno deciso l'incontro.

Il secondo è la riproduzione del primo con due varianti: nessun gol viola, ma anche un dominio ancor più totale da parte dei padroni di casa. Al rientro dagli spogliatoi bastano venti secondi alla Roma per far sentire ai viola il fiato sul collo: Juan Jesus va sul fondo e mette al centro per Dzeko, che si gira e chiama in causa l'ennesimo intervento di Sportiello. Passano altri due minuti e si rivede il bosniaco: stavolta è Pezzella a fermarlo, ma il gol della Roma è nell'aria. Altro intervento provvidenziale di Sportiello al 10' su Nainggolan, lasciato solo al centro dell'area.

I cambi di Pioli scandiscono un secondo tempo di sofferenza tanto quanto lo era stato il primo dal 10' in avanti. Entra Gil Dias al posto di Eysseric, di gran lunga il più in ombra, poi Milenkovic rileva Saponara e la disposizione della Fiorentina assume le sembianze del più classico dei pullman: Laurini-Milenkovic-Pezzella-Hugo-Biraghi dietro, Dabo-Veretout-Benassi in mediana e i soli Gil Dias e Simeone in avanti, con il portoghese che in realtà è quasi un centrocampista aggiunto. Parola d'ordine: densità in mezzo e protezione della porta. Diminuiscono lentamente le occasioni della Roma, che al 70' ha tirato verso la porta di Sportiello ben 16 volte contro le appena 3 della Fiorentina, mai pericolosa in avanti nella ripresa.

La traversa di Schick fa da spartiacque alle speranze della Roma, che comprensibilmente nei venti minuti finali diminuiscono. Il baricentro dei giallorossi resta comunque altissimo, all'incirca sulla trequarti offensiva, con i viola che di fatto dal 70' in poi non portano più di due uomini oltre la propria metà campo. Gil Dias brucia due ottime occasioni in contropiede e costringe i suoi a soffrire fino in fondo, mentre la Roma continua a spingere a pieno regime dimostrando qualità atletiche di un altro livello. Benassi, Dabo e Veretout stringono i denti e resistono con tenacia in un finale in cui il carburante è davvero ai minimi storici. Poi i tre fischi di Fabbri, gli abbracci e l'esplosione di gioia. L'Europa è lì e si tocca con mano. Come non credere adesso in ciò che due mesi fa era di fatto incredibile?

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