A partire da questa sera le coppe europee entrano nel vivo con le prime sfide degli ottavi di Champions League, che proseguiranno domani e nella prossima settimana, mentre giovedì anche l'Europa League, competizione cara alla Fiorentina negli ultimi quattro anni, riaccenderà i motori. I viola però hanno assaporato anche la coppa dalle grandi orecchie nelle stagioni sotto la guida di Cesare Prandelli e nel 2010 si spinsero fino alla fase ad eliminazione diretta dopo un girone da capogiro sbaragliando la concorrenza di squadre di caratura internazionale come Lione e Liverpool, con la ciliegina della vittoria ad Anfield che regalò il primo posto nel raggruppamento ai viola.
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STORIE VIOLA: 2010, la Champions e Ovrebo. La Fiorentina grida allo scandalo
Il 17 febbraio del 2010 la Fiorentina di Prandelli in Champions League si scontrò contro il Bayern e contro Ovrebo, il gol di Klose due metri in fuorigioco grida ancora vendetta
L'urna non fu benevola per la Fiorentina che tra Cska Mosca, Porto, Stoccarda, Olympiacos e Bayern Monaco pescò proprio i bavaresi, secondi nel loro girone ma decisamente il club meno abbordabile del lotto di concorrenti. Ma se in campionato la Fiorentina stenta e stagna a metà classifica senza mai dare l'impressione di poter cambiare marcia, l'Europa è fonte di ispirazione. Il 17 febbraio è il grande giorno, l'Allianz Arena apparecchiato a festa come di consueto e i viola pur soffrendo sono concentrati e provano a giocare alla pari. Un primo tempo velocissimo, con squadre allungate e occasioni da una parte e dall'altra, in cui la differenza la fa un campione come Arjen Robben che nei minuti finali della prima frazione se ne va in dribbling e serve Ribery, il quale viene ostacolato da Kroldrup sull'uscita di Frey: rigore che l'olandese realizza spiazzando il portiere viola e 1-0 all'intervallo. La Fiorentina però raddrizza il match ad inizio ripresa con il corner di Marchionni che Jovetic devia in maniera fortuita sul destro di Kroldrup. La palla palla tra Butt e il palo ed è 1-1.
Da quel momento in poi a salire in cattedra non sono i giocatori del Bayern, ma i due norvegesi Tom-Henning Ovrebo e Dag-Roger Nebben, rispettivamente arbitro e guardialinee che prima decidono di espellere in maniera severa Gobbi, poi non cacciano Klose per un'entrata a martello su Felipe (solo giallo). Ma la chicca finale è il gol convalidato al 90' a Miroslav Klose, in fuorigioco di un paio di metri sul colpo di testa di Olic, che permise al Bayern di vincere la partita e ai nostri eroi di finire sulle prime pagine dei giornali di mezzo mondo. Un vero e proprio scandalo. Non era il primo capolavoro di Ovrebo e Nebben in Champions, visto che un anno prima in un Chelsea-Barcellona il duo norvegese aveva negato due rigori solari ai blues ed espulso ingiustamente Abidal facendo sfociare la partita in rissa, ma fu sicuramente l'ultimo visto che dopo quell'episodio la loro carriera ad alti livelli si interruppe.
Al ritorno non bastò il cuore e uno strepitoso Stevan Jovetic, ancora con i capelli lunghi e il piede caldissimo. Un sinistro fenomenale di Robben all'incrocio dei pali spense le speranze viola che rese il 3-2 vano. Da quel giorno la musichetta della Champions non è più riecheggiata al Franchi, e adesso sembra ancor più lontana.
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