Ritiro noioso? Dieci validi motivi per seguire la Fiorentina a Moena
Dai casi di mercato alle migliorie apportate al Viola Village, dagli allenamenti di Montella alla cucina della Val di Fassa
Pier F. Montalbano
I NUOVI METODI DI ALLENAMENTO
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Rispetto al primo Montella, quest’anno il mister insieme allo staff ha lavorato molto di più sulla parte atletica. Non solo e non subito pallone, ma molta corsa. A Moena si suda, tra scatti e ripetute, anche perché questa sarà l’unica vera settimana di ritiro per la squadra viola prima della partenza verso gli States.
L’UMORE DI DRAGOWSKI
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Le valli trentine sembrano insonorizzare i rumors che vengono da Firenze e dalla capitale del calciomercato, Milano. Il discorso vale anche per il portiere viola, che sembra sempre di buon umore e disponibile con i tifosi per foto e autografi. E nei giorni scorsi il polacco si è fatto scappare un “voglio restare”, in contrasto con le voci degli ultimi giorni che lo vorrebbero lontano dalla Fiorentina.
IL CASO VERETOUT
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Dopo un solo allenamento insieme ai compagni è praticamente sparito. Un paio di sgambate con la cyclette - a ritmi molto blandi – il francese ieri è uscito dalla palestra per assistere dalla panchina alla partitella. La sua caviglia sta bene, nonostante una botta presa il primo giorno, e la sua assenza dal campo coincide con le sirene di mercato. In attesa dell’offerta giusta, il centrocampista cerca di evitare inutili infortuni.
SAPONARA E CASTROVILLI
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Montella li sta provando entrambi come mezz’ali, anche perché il 4-3-3 provato finora non prevede l’impiego di un trequartista. Uno dei due è destinato a restare a Firenze (più il secondo del primo) in un ruolo nuovo. L’ex Cremonese è recuperato al 100% dopo i primi allenamenti differenziati e può rappresentare una risorsa per Vincenzo Montella.
IL CHOLITO CERCA RISCATTO
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Fisico alla Ronaldo, abbronzatura da far invidia. Giovanni Simeone si è presentato in ritiro in condizioni fisiche perfette, così asciutto non lo si era mai visto. La voglia di cancellare l’annus horribilis da 6 gol in campionato c’è, ma la mira è (ahinoi) ancora da migliorare. In questi primi quattro giorni di ritiro, il Cholito non è stato proprio freddissimo sotto porta.
LA CONFERMA DEI ‘BIG’
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Dalle parole di Benassi e Biraghi emerge la voglia di riscatto dopo un’annata quasi da incubo. A parte Veretout, i big della rosa viola sono tutti confermati. La questione Chiesa invece resta un capitolo a parte ma le parole di Commisso denotano la voglia di voler trattenere tutti i migliori, anche Pezzella e Milenkovic.
I TANTI GIOVANI DA VALUTARE
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Il ritiro di Moena servirà a Vincenzo Montella per capire quali dei giovani – in uscita dalla Primavera o di ritorno dai prestiti – possono valere un posto nella rosa del prossimo anno. Venuti, Ranieri, Vlahovic e Koffi stanno mettendo in mostra buone cose, Beloko e Montiel restano un gradino sotto (lo spagnolo in particolare a livello fisico). Per tutti gli altri un giro a farsi le ossa e se ne riparlerà tra un anno.
I PRIMI TEST AMICHEVOLI
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I tifosi hanno voglia di campo, di vedere la nuova Fiorentina. E domani si ricomincia: alle 17 la prima amichevole contro una selezione di giocatori della Val di Fassa. Un impegno poco probante, ma quando undici maglie viola scendono in campo il cuore batte sempre un po’ più forte.
L’ENTUSIASMO DELLA GENTE
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E’ vero, a Moena non si è vista ancora tantissima gente. Ma i tifosi hanno voglia di star vicino alla Fiorentina e toccare letteralmente con mano i giocatori. La società viola si sta man mano aprendo verso la gente e il ritiro in Val di Fassa lo sta dimostrando: foto e autografi per tutti, ogni occasione è buona per far sentire la vicinanza ai giocatori, sempre disponibili con tutti.
LA CUCINA E I PAESAGGI DELLA VAL DI FASSA
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Moena e la Val di Fassa sono un’ottima escamotage per “scappare” dal caldo di Firenze. In Trentino le temperature sono decisamente più dolci rispetto alla Toscana e nonostante qualche temporale improvviso, la montagna può regalare delle belle camminate tra paesaggi incontaminati. In più, tra speck, canederli e Puzzone, anche a tavola non ci si annoia.