E ora l’Europa League - scrive Giuseppe Calabrese su La Repubblica -. A Poznan la Fiorentina si gioca tanto. Novanta minuti che mettono in gioco la possibilità di qualificarsi al turno successivo. In questo momento la squadra viola (a sorpresa) è ultima. Davanti a tutti il Basilea, con 6 punti, poi Lech e Belenenses a 4, quindi la Fiorentina a 3. Basta fare due conti facili facili per capire che solo una vittoria può far stare un po’ più tranquillo il gruppo Sousa.
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Probabile formazione anti-Lech: Rossi-Kalinic in attacco
Basta fare due conti facili facili per capire che solo una vittoria a Poznan può far stare un po’ più tranquillo il gruppo Sousa
Per cui la gara di domani diventa incredibilmente importante. E Sousa lo sa, per questo sta pensando di far giocare una squadra con un altissimo tasso di qualità. In attacco, per esempio, pensa alla coppia Kalinic-Rossi. Insieme possono essere devastanti. Tecnicamente e tatticamente sono uno il completamento dell’altro. Lì davanti ci potrebbe essere pure Ilicic, che col Frosinone non ha giocato. Un altro che sa andare in porta, salta l’uomo e crea superiorità.
Insomma, una squadra fortemente offensiva. A cui aggiungere spinta sulle fasce. A destra Kuba, a sinistra uno tra Alonso (ancora da verificare le sue condizioni) o Pasqual. Oppure potrebbe esserci Bernardeschi, che va bene per tutte e due le fasce. Dipende da che tipo di partita vuole fare Sousa, dall’atteggiamento del Lech e dalle condizioni fisiche dei suoi giocatori. Diciamo che adesso il tecnico ha la possibilità di scegliere.
In mezzo al campo solo Vecino (forse) è sicuro di giocare. Per l’altra maglia ci sono tre nomi: Badelj, Borja Valero e Mati Fernandez. Più ridotte le possibilità in difesa, dove c’è da valutare Roncaglia. Ieri si è allenato solo in palestra, vedremo cosa deciderà Sousa. In porta Sepe, l’Europa è sua. Sousa non può permettersi di molla, perché comunque uscire dal girone di Europa League sarebbe un fallimento. Questione di orgoglio. E di prestigio.
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