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Mercato finito, Sousa tra omelette e fichi

Paulo Sousa deve fare i conti con una rosa ristretta

Saverio Pestuggia

Certamente  questa tornata della grande fiera dei sogni che da sempre si chiama calciomercato non ha portato degli investimenti faraonici da parte della Fiorentina dei Della Valle. La società presieduta da Mario Cognigni ha badato a sfoltire una rosa elefantiaca e a sforbiciare qua e là il monte ingaggi che ha subito un ridimensionamento non da poco.

Dopo aver resistito due o tre anni alla fine Daniele Pradè si è arreso al diktat della dirigenza ed ha badato in primis al contenimento dei costi. Che squadra esce dal mercato appena concluso? A mio giudizio una squadra più debole di quella precedente con una rosa che ha dei buchi non da poco. Se è vero che il possibile 11 titolare non è da buttare rispetto a quello guidato da Montella, è altrettanto vero che ci sono dei ruoli abbastanza carenti numericamente per affrontare tre competizioni.

La difesa ad esempio ha perso nell'ultima giornata Basanta ed Hegazy ed ha ripescato all'ultimo tuffo quel Bagadur che lo scorso anno non aveva brillato in Primavera. Insomma in una ipotetica linea a 4 i centrali veri sono tre: Gonzalo, Astori e Bagadur appunto. Poi ci diranno che possono adattarsi anche Roncaglia e Tomovic. Già, adattarsi e perfino Alonso lo può fare... Vedremo. Le fasce restano di medio cabotaggio e meno male che è arrivato in prestito Blaszczykowski a dare il cambio ad un acerbo Gilberto sulla destra.

A centrocampo resta Vecino (menomale) accanto a Borja, Suarez e Badelj con il supporto di Verdù reduce da una stagione negli Emirati. Quanto a trequartisti stiamo benino anche se senza Joaquin siamo 'corti' sugli esterni (Bernardeschi, Rebic con Mati, Ilicic e Rossi adatti solo al centro e solo adattabili sulle fasce). Infine in avanti Kalinic e Babacar con l'incognita Baez

Può bastare tutto questo? Speriamo. Io nutro qualche dubbio, ma spero fortemente di sbagliarmi perché confermare il quarto posto sarà impresa molto ma molto dura.