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Mazzini: “Per la Cassazione ho favorito la Fiorentina. A Firenze mi accusano di complotto…”

Torna a parlare l'ex Vice Presidente della Figc: "Sono stato radiato ingiustamente dal mondo del calcio, posso dare ancora un contributo importante. Il mio rapporto con i Della Valle..."

Redazione VN

L'ex Vice Presidente della Figc Innocenzo Mazzini è tornato a parlare sui fatti di Calciopoli, i rapporti con Moggi, quelli con la Fiorentina e una possibilità di un suo ritorno nel calcio. Qui vi riproponiamo le sue parole rilasciate in esclusiva a TMW News:

"Mi è rimasto molto dispiacere per una vicenda che mi ha visto indubbiamente tra i protagonisti in negativo. Non sono però del tutto d'accordo con questa sentenza. Credo che Calciopoli dovrebbe essere un po' rivisitata anche alla luce dei fatti emersi posteriormente. Ci sono state situazioni abbastanza strane che hanno impedito di dare una visione totale a ciò che è accaduto. Il sistema, secondo la Corte di Cassazione, promuoveva comportamenti illeciti in un mondo iper-professionistico dove tutto si muove in funzione del mercato e dei soldi, ma in realtà non c'è stato alcun tipo di passaggio di denaro. Per dieci anni io e altri abbiamo avuto così imputazioni più o meno valide che si sono risolte poi con una prescrizione. Ho sempre considerato il calcio un divertimento, un'evasione dalla mia professione, ovvero il medico in una grande struttura ospedaliera. Per questo non avrei mai creduto di trovarmi in situazioni così gravose per la mia famiglia e i miei amici. Rifarei le stesse scelte, ma forse con maggiore attenzione, visto che tutto è nato da degli equivoci. E' buffo che la Cassazione dica che io ho cercato di favorire la Fiorentina, mentre a Firenze c'è qualcuno che mi rimprovera di aver complottato contro la società dei Della Valle. L'unica cosa che mi sento di dire è che sono sempre stato una persona per bene, non ho mai preso soldi e ho cercato sempre di aiutare tutti e questa purtroppo è stata la ricompensa. Il rapporto coi Della Valle? Ho avuto un bel rapporto con loro, li ricordo con affetto, ma dai fatti di Calciopoli non li ho più risentiti. Nessuno dice mai che la telefonata più importante tra me e gli esponenti della Fiorentina era quella in cui dicevo che bisogna comportarsi in un certo modo nel calcio per non urtare la sensibilità di nessuno. Un mio ritorno nel calcio? Non sopporto il fatto di essere stato radiato da questo mondo, quando persone uscite da scandali come il calcioscommesse hanno subito punizioni minori. Non meritavo la radiazione per tutto quello che ho fatto per il calcio. Penso che questa decisione andrebbe rivista, perché penso di poter dare ancora un contributo importante. Moggi? Era il dominus di tutto perché dal punto di vista calcistico era il più bravo. Sicuramente anche lui avrà fatto i suoi errori, ma la nostra è sempre stata un'amicizia alla luce del sole. Credo che per risolvere il problema del calcio sarebbe dovuta cambiare tutta la classe dirigente. Fare giustizia a piccole dosi per qualcuno e a grandi per altri non ha senso. Tavecchio? Lo conosco ormai da 30 anni, abbiamo fatto la rivoluzione nella Lega dilettanti insieme. E' un uomo capace nel lavoro quotidiano, ma ha difficoltà nel rapportarsi con le grandi situazioni, a capire che rappresenta 40 milioni di tifosi. Il calcio italiano è un prodotto ormai svilito, servirebbero dei grandi cambiamenti. Non so se Tavecchio ce la farà".