Cesc Fabregas, allenatore del Como, ha parlato della sconfitta contro la Fiorentina in sala stampa:
Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale
partite
Fabregas: “Nella ripresa abbiamo dominato. De Gea? Mai vista una parata così”
Le parole di Fabregas in sala stampa
Negli ultimi tempi ci manca un po’ di qualità, chiamala come vuoi. Poi de Gea ha fatto una parata straordinaria, una di quelle che non si vedevano da anni, mentre noi subiamo gol con la palla che passa in mezzo. È difficile da commentare. Nel primo tempo non siamo stati bene, specialmente in difesa: loro sono arrivati una sola volta e ci hanno segnato. Nel secondo tempo, però, abbiamo dominato. Abbiamo cambiato modo di uscire con un 3+2, e loro non sapevano come contrastarci. Siamo stati costantemente nella loro metà campo, creando tante occasioni. Ma, a questo livello, bisogna almeno saper calciare in porta, e anche contro la Lazio abbiamo avuto lo stesso problema. Devo dare fiducia ai ragazzi e lavorare sull’aspetto mentale. Non posso chiedere loro qualcosa di impossibile, perché non siamo né la Juventus né l’Inter. L’80% dei miei giocatori l’anno scorso era in seconda divisione. Questi ragazzi danno tutto in campo, e non posso arrabbiarmi con loro. Certo, mi arrabbio con Dossena: quello che ha fatto è inaccettabile. Lascia la squadra in dieci e salterà due partite fondamentali per noi. Un giocatore con esperienza in Serie A non può fare certe cose. Per il resto, i ragazzi corrono, lavorano, creano occasioni, ma ci sono errori: sul secondo gol, Goldaniga doveva essere più vicino a Sottil e impedirgli di girarsi. Kean poi ha segnato. Capisco la nostra realtà. Mi dispiace per i tifosi, li vedo delusi, ma io mi arrabbio solo se la squadra non dà il 100%. E non è questo il caso. Dobbiamo avere umiltà. Cinque anni fa il Como non esisteva, oggi abbiamo giocato contro una squadra che ha fatto due finali di Conference League e aveva sei vittorie di fila. Calma, umiltà e lavoro: prima o poi la palla inizierà a entrare. Torneranno anche i titolari, e il livello si alzerà. Ma ora non ci sono alibi: io sono il primo responsabile di questa squadra.
© RIPRODUZIONE RISERVATA