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Diritti tv Serie A, l’asse Tim – Canal+ rimescola le carte

Potrebbe nascere un nuovo asse per l'acquisto dei diritti tv per la Serie A

Redazione VN

Con l’uscita di Flavio Cattaneo da Tim si apre una nuova fase per la compagnia telefonica, che potrebbe avere impatti anche sull’asta sui diritti tv della Serie A, rimandata in autunno dopo che lo scorso giugno l’assemblea dei presidenti aveva ritenuto insoddisfacenti le offerte pervenute. Nel corso della riunione del consiglio di amministrazione di Tim di ieri, il presidente esecutivo Arnaud de Puyfontaine – che è anche ad di Vivendi, che è il principale azionista di Telecom e che controlla Canal Plus – ha informato i consiglieri di aver ricevuto dalla pay tv francese un’offerta per mettere insieme le forze con la società italiana per sviluppare dei contenuti.

Calcioefinanza.it scrive che il progetto prevede la creazione di una joint venture tra Tim e Canal+, in cui la tv a pagamento di Vivendi avrà una quota di minoranza. Questa alleanza dovrebbe consentire a Telecom di ampliare significativamente la sua offerta lineare e «on demand», grazie alla produzione di contenuti originali e all’acquisto di diritti, senza escludere il calcio e in particolare la Serie A, che assegnerà i diritti per il triennio 2018-2021 in autunno.

A questo punto sarà interessante capire quale sarà il ruolo di Mediaset visto che l’alleanza tra Tim e Canal+ rischia, almeno sulla carta, di marginalizzarla anche se secondo La Stampa, il gruppo guidato da Piersilvio Berlusconi potrebbe essere parte di questa nuova grande alleanza.