STUDIO VN Contro gli stadi vuoti è indispensabile la Serie A a 18 squadre

Durante l'ultimo campionato di Serie A gli spettatori che hanno assistito a tutte le 380 partite del torneo sono stati circa 9 milioni. Rispetto alle due annate precedenti c'é stato un leggero rialzo (nell'ordine del 4% circa), ma è stata confermata, a grandi linee, la media dal campionato 2004-05 (cioé quello del ritorno a 20 squadre) che è di sole 23.000 presenze in media per ogni singola gara.

Trattasi di uno dei dati più bassi della storia del nostro calcio, soprattutto in confronto alle ben più elevate medie degli altri maggiori campionati europei.

Paradossalmente dobbiamo evidenziare uno, anzi, due dati relativi ai campionati 1990-91 e 1991-92 (quelli del post mondiale con gli stadi nuovi o rifatti per intendersi), in quanto in quelle due stagioni di Serie A, il totale degli spettatori negli stadi fu, rispettivamente, di 10 milioni e 200 mila persone nel 1990-91 e di 10 milioni e mezzo (record assoluto) l'anno successivo, cioé nel 1991-92.

La cosa abbastanza impressionante è che in quel periodo (ossia nei 4 tornei successivi al mondiale del 1990) la media era di 10 milioni di spettatori all'anno, cioé un milione in più rispetto a quella degli ultimi 10 anni, ma con addirittura 74 gare in meno, in quanto all'epoca, il massimo campionato nazionale veniva disputato da 18 squadre che davano vita a 306 gare in totale, cioé 74 partite in meno rispetto alle attuali 380.

Se consideriamo, poi, che il miglior risultato in fatto di spettatori totali col campionato a 20 squadre sia stato raggiunto nel 2004-05 con circa 9 milioni e mezzo, ovvero, più o meno il solito raggiunto nel corso del campionato di Serie A 1984-85, in cui la media-spettatori a partita raggiunse la quota record di 39.000 persone, possiamo tranquillamente affermare che, in base anche a queste statistiche, per poter rialzare decisamente il numero degli spettatori negli stadi, il numero di squadre che dovrebbero giocare attualmente in Serie A è 18.

ROBERTO VINCIGUERRA