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Marchini: “In attacco meglio aspettare una certezza. Bonaventura? Non è finita”

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"Su Bonaventura mi riservo un minimo di percentuali positive in più sulla permanenza. Ripartire da Ikonè non sarebbe sinonimo di ambizione"
Redazione VN

Giampaolo Marchini ha parlato del calciomercato della Fiorentina, ospite ai microfoni del "Pentasport" di Radio Bruno. Così la firma della Nazione:

Attaccante? Ci vorrà un po' di tempo, la Fiorentina non deve commettere l'errore di farsi prendere dalla frenesia di mettere subito sotto contratto l'attaccante. È la scelta che non deve sbagliare assolutamente, non si deve fare una scommessa ma andare su una certezza.


Centrocampo? "Indipendentemente dalla probabili defezioni di Castrovilli e Bonaventura, ci sono delle lacune da colmare. Prima fra tutti quella di Arthur. Il centrocampo è da ristrutturare e rilanciare. Castrovilli mi pare quasi impossibile, su Bonaventura mi riservo un minimo di percentuali positive in più sulla permanenza. È un momento di stallo che può risolversi a breve, ma non ci sono certezze né da una parte né dall'altra". Amrabat? "È un giocatore della Fiorentina, poi quello che succederà è difficile da dirlo, Pradè disse che era molto scettico sulla sua permanenza. L'ipotesi estero non mi sembra del tutto tramontata, sarebbe una sorpresa vederlo varcare le soglie del Viola Park al ritrovo dell'8 luglio".

Ikonè? "Tutto dipende dalle intenzioni di Palladino e dalle indicazioni che ha dato alla società. Le ambizioni devono essere aiutate da innesti di un certo tipo, ripartire da Ikonè non andrebbe proprio in quella direzione".

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