IL RAPPORTO CON FIRENZE
—Il rapporto con i compagni? Vado d'accordo con tutti. Alcuni li conoscevo già per la Nazionale, siamo un gruppo giovane e siamo riusciti subito ad instaurare un legame. I vari record? Se li ricordano in pochi, spero di riuscire a raggiungerne molti altri, spero di partire con una serie di gol. Le tre finali perse? Adesso sono cose passate, noi puntiamo a fare sempre meglio e io spero di riuscire a dare il mio contributo. L'esperienza al PSG? A Parigi i grandi campioni come Neymar o Mbappe mi hanno aiutato molto, a fine allenamento mi fermavo con loro e mi hanno dato molti consigli.
FUTURO E SOCIAL
—Il futuro? Il futuro non lo conosce nessuno, io penso solamente a giocare a calcio e a lavorare duro. Esultanza in caso di gol? L'esultanza è sempre la stessa, sono giovane, mi piace divertirmi ed esultare come tutti i ragazzi. I social? A fine giornata, quando sei nel letto e ti riposi, mi piace guardarli. Prima era una cosa impossibile, non c'era. Adesso è un passatempo. Se mi hanno fatto arrabbiare? (ride, ndr) Era un gioco per bambini, quindi ho fatto vincere loro, perché farli felici è la cosa più importante. Poi se la gente la prende in un altro modo non è un mio problema, perché io ero lì per quello.
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