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Enzo Bucchioni, ospite nel programma A Pranzo con il Pentasport di Radio Bruno, così a poche ore dalla finale tra Olympiacos e Fiorentina:
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Enzo Bucchioni, ospite nel programma A Pranzo con il Pentasport di Radio Bruno, così a poche ore dalla finale tra Olympiacos e Fiorentina:
Il mio dubbio sugli undici? Beltran-Mandragora. Beltran garantisce imprevedibilità, fluidità e quel pizzico di 'magia' tipico del lavoro di Italiano. La Fiorentina, se vuole essere dominante, deve puntare su di lui. Così parti leggermente in vantaggio. Mandragora è la scelta ordinaria e più funzionale per gestire il gioco. Lo sfrutterei più a partita in corso. Solo ora si parla di Fiorentina nei report televisivi? Finalmente, il lavoro di Italiano è spettacolare. Fare questo tipo di calcio è un'altra cosa. Ti esponi a rischi, pur di trovare soluzioni migliori e più imprevedibili possibile. Il giocatore simbolo del triennio? Forse, Bonaventura, ma trovo difficoltà a trovarne uno. Quando parliamo di Fiorentina parliamo del lavoro collettivo di gruppo. Tutti meritano gratitudine. Terracciano, che ogni anno a giugno 'andava cambiato', ti ha dimostrato di essere più che all'altezza. Le critiche ci sono state e i momenti di difficoltà pure. La società va messo in mezzo, perchè ha scelto sempre di seguire questa linea di gioco. La mole di partire e clamorosa e la gestione di certi momenti è più che complicata e assolutamente naturale. Il calcio italiano finalmente si è accorto di tutto questo. Tornado indietro, in 3 anni è cambiato il mondo. Dalla zona-retrocessione, all'abitudine di far parte di certi eventi. Olympiacos? Peggio del West Ham. Vedo addirittura una squadra inferiore al miglior Brugge.
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