"Vai Dusan!". Dallo Sky Box del Franchi, Ribery guida Vlahovic come se in mano avesse il joystick di un videogame. Lo incita, lo spinge a dare sempre di più. Cosa che, in realtà, gli riesce proprio quando c'è lui al suo fianco. Già, per Vlahovic non c'è spalla migliore. Sabato a Benevento la coppia si ricomporrà dopo che Franck ha scontato la squalifica contro il Parma. L'attaccante serbo è a caccia del decimo gol in campionato, sarebbe la prima volta in doppia cifra con la maglia viola addosso a soli ventuno anni. Mica male. A differenza dei compagni, Ribery è l'unico che sa avvinare centrocampo e Dusan. Il filtro giusto, il ponte fra il gioco a metà campo e la finalizzazione. O i tentativi, per lo meno. Di esempi ce ne sono, riavvolgete il nastro al gol di Vlahovic contro la Juventus. Palla in verticale e tiro in porta, azione che si è ripetuta più volte da quella felice notte di dicembre.
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Vlahovic por la decima, a Benevento con la musa Ribery. Il futuro è sospeso
Vlahovic e Ribery, le armi viola per la salvezza. Ma un minuto dopo il raggiungimento dell'obiettivo va chiarito il loro futuro. A partire da quello di Dusan...
Vlahovic e Ribery sono la coppia, l'unica possibile, per puntare alla salvezza. Sullo sfondo resta un interrogativo enorme sul loro futuro, tema sì prioritario ma non quanto la permanenza nel massimo campionato. La scorsa estate il francese era ben disposto a lasciare la Fiorentina, oggi a corrente alternata dimostra ancora di essere legato alla causa. E la Fiorentina deve fare proprio leva su questo, sull'orgoglio del campione che non vuole macchie sulla sua carriera. Vlahovic, invece, ha il contratto in scadenza nel 2023. Le voci ricorrenti spiegano come lui voglia restare mentre i suoi agenti abbiano idee diverse. Qui la domanda sorge spontanea: perché allora non affidarsi ad un procuratore che abbia le sue stesse intenzioni? C'è troppo grigio sulla vicenda, non è da escludere nemmeno che si tratti di una strategia per firmare un accordo più vantaggioso. Ma sullo sfondo ci sono tante società che si sono accorte del suo talento non debitamente protetto a livello contrattuale. Prima la salvezza, però. Il traguardo che passa dall'intesa fra Franck e Dusan
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