Resta caldo tra i tifosi (lettori di Violanews compresi) il tema relativo alla situazione contrattuale di Dusan Vlahovic. A tal proposito, raccogliamo e pubblichiamo la lettera a cuore aperto di un nostro utente, Jacopo, che si rivolge direttamente all'attaccante serbo:
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Vlahovic, lettera aperta di un tifoso: “Credevo in te e nelle tue parole, invece…”
L'amarezza del nostro lettore: "Vedevo in te qualcosa di diverso. Avrei voluto vedere anche un briciolo di rispetto in più per noi tifosi"
Caro Dusan ti scrivo...
È vero, il calcio non è più quello di un tempo, anche se per mia sfortuna sono troppo giovane per averlo visto con i miei occhi.
Non esistono e non esisteranno più le storie come quella di Baggio, che con tutte le sue forze voleva rimanere a Firenze, nella città più bella del mondo, solo per passione. Non si vedranno mai più giocatori che si rifiutano di tirare un rigore e poi una volta sostituiti si prendono una sciarpa della squadra (acerrima nemica) rivale di quella dove stanno giocando e se la mettono al collo.
Non vedremo mai più campioni che decidono contro tutto e tutti di rimanere in una “piccola” rifiutando milioni e la possibilità di calcare palcoscenici prestigiosi in campo europeo.
Non esistono più, è vero, ma in te io ci credevo.
Ci credevo perché nel calcio di oggi è strano sentire dichiarazioni come le tue Dusan. È difficile sentire una risposta ad un tifoso qualsiasi come “quando mi offrono il contratto firmo!”.
Nei calciatori di oggi, specialmente per noi fiorentini, è difficile per non dire impossibile vedere la professionalità che invece tu ci hai messo fin dal primo giorno per la nostra maglia.
Noi siamo abituati a molto peggio, siamo abituati ai mal di pancia, ai certificati fasulli, alle moine pur di andare nella tanto desiderata Juventus.
Noi il fondo non lo abbiamo toccato con te, ma lo abbiamo toccato con molti altri traditori.
Ormai aspettarsi qualcosa è pura fantascienza nel calcio di oggi, dove anche uno come Mbappe, che fa parte del dream team del calcio moderno decide di fare la guerra al proprio club.
Però sai cosa avrei veramente voluto?
Avrei voluto vedere un briciolo di rispetto in più per noi. Per noi tifosi.
Eh sì caro Dusan, perché non esistono solo i soldi, le partite, gli allenatori, le società e i procuratori, esistiamo anche noi tifosi.
Noi siamo gli stessi che ringraziavi dopo aver segnato un gol contro il Torino poche settimane fa, quelli per cui ti inchinavi e mettevi la mano sul cuore mentre ti cantavamo “Dusan gol”.
Tu ci hai sempre rispettato, non sei come i mercenari che abbiamo visto in questi anni.
Io non mi meraviglio più di niente ormai, ho solo 22 anni ma ho già visto di tutto nel mondo del calcio.
Noi fiorentini ormai cresciamo tra i sogni, le delusioni, e poco altro.
Però, per una volta dove vediamo una luce in fondo al tunnel, dove vediamo davvero una base solida per poter tornare dove ci spetta, non dovresti abbandonarci.
Ricorda, non sono i procuratori gli unici che rovinano il calcio, ma lo è anche chi gli dà seguito.
So che sono parole buttate al vento, e so che basterà aspettare un po’ per vederti con un altra maglia sulle spalle, però ci voglio sperare, perché in te ho visto qualcosa di diverso.
E sono sicuro che non sono l’unico.
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