Ecco le parole di Dusan Vlahovic a DAZN nel postpartita:
Con Kouamé è stato più facile, eravamo più vicini, più compatti. E’ un gran giocatore, ci capiamo bene. Noi stiamo dando tutto, se non riusciamo dobbiamo capire cosa sbagliamo. Col duro lavoro ci toglieremo delle soddisfazioni, ce lo meritiamo. Non ho parole per ringraziare Prandelli, forse se non mi avesse fatto tirare i rigori non avrei segnato tanto. Il salvataggio di Milinkovic-Savic? Ci sarebbe una parolaccia da dire in amicizia… (ride, ndr). Dobbiamo trovare fiducia in noi stessi, abbiamo giocatori importanti, è impossibile non trovare equilibrio. Noi giovani dobbiamo ascoltare i più esperti. Ogni partita è sempre la più importante. Il ghiaccio sul ginocchio? Non è nulla, solo per recuperare più in fretta.

Almeno il ragazzo e sincero lo ha capito prima di Prandelli, ci vuole un attaccante con le P…EEEE!
Te lo dico io dove sbagli. Non difendi bene la palla. Non tismarchi mai in anticipo. Non corri mai per primo sul primo palo. Non ti sai posizionare bene in area come sa fare un vero centravanti. Non salti mai luomo( ma quello potrebbe anche essere concesso vista la stazza). Di testa nonostante il 1.90 m non ne prendi una. Può bastare?
Questo ragazzo è il nostro futuro. Indiscutibilmente. Proprio perché stiamo parlando di “futuro”, non tutelare il presente suo e della Fiorentina tutta acquistando un giocatore alla Caicedo che possa dargli manforte, a partita in corsa, al suo posto o al suo fianco, è uno dei peggiori errori tecnici mai fatti nella storia della Fiorentina. L’inadeguatezza di Pradè e di chi ancora non l’ha sostituito (leggasi alla voce Commisso) è ormai intollerabile.
Io veramente non so che cosa ci vediate. Non ha i movimenti, non ha il senso del gol e nemmeno molta tecnica. Se lui è il futuro della Fiorentina la nostra categoria è la serie B
Non lo ritengo un fuoriclasse e men che meno il “nuovo Ibra”. È comunque un attaccante con una personalità superiore ai suoi vent’anni e che lascia intravedere doti tecniche e fisiche sulle quali si può lavorare, per costruirci un attaccante di buon livello.
Le parole chiave sono tuttavia “vent’anni”. Come dice anche Prandelli, non ci si possono aspettare doppiette ogni volta. Oggi come oggi la sua dimensione dovrebbe essere l’ultima mezz’ora di partita e la maglia da titolare in quelle gare nelle quali, sulla carta, ci siano più spazi in avanti per le punte. Il tutto, naturalmente, al netto di eventuali indisponibilità o scadimenti di forma di quell’attaccante più esperto e pronto che avrebbero dovuto prendere due anni fa, non (auspicabilmente) nel prossimo mese.
Pradè fa finta di non capirlo (o almeno spero) perché ovviamente ciò fa comodo a una società che non vuole investire sulla squadra e che ha invece interesse a compiacere Ramadani, onde evitare che anche Vlahovic vada a scadenza come farà Milenkovic.
Desolante è semmai che vi siano tifosi e, peggio ancora, giornalisti e “addetti ai lavori” convinti che sia già possibile mettere sulle spalle di un ragazzotto tutta la responsabilità offensiva di una squadra che ha uno dei peggiori attacchi d’Europa, numeri alla mano. Pareri pericolosi e che come tali dovrebbero essere censurati, perché così di certo non si fa l’interesse della Fiorentina e dello stesso giocatore.