Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale

news viola

Viva il “made in Italy” (o quasi): la nuova tendenza del Pradè 2.0

Finora la Fiorentina ha acquistato quasi tutti giocatori già visti all'opera in Serie A. Un caso o una strategia ben precisa?

Simone Bargellini

Ci avete fatto caso? Il mercato della Fiorentina in questa stagione ha guardato quasi esclusivamente all'Italia. Non come nazionalità dei giocatori (tutt'altro), quanto per la conoscenza del campionato di Serie A. Tra la sessione estiva e quella di gennaio appena conclusa, Pradè e Barone hanno puntato forte sul mercato interno (da Lirola a Dalbert, da Pulgar a Duncan e Amrabat) o su giocatori "di rientro" come Boateng e Cutrone. Tre sole eccezioni: Ribery, Ghezzal e Pedro (Terzic e Zurkowski erano eredità di Corvino). E a conti fatti solo il francese si è rivelato un acquisto azzeccato.

.

Una strategia in netta controtendenza rispetto alla prima esperienza di Pradè a Firenze (2012-2016) quando si pescò molto e bene anche nei campionati stranieri. Solo il primo anno arrivarono Gonzalo, Borja, Roncaglia, Mati Fernandez, Savic, Compper, Vecino, Wolski e Sissoko. E la traccia rimase simile anche nelle stagioni a seguire: buona parte del "merito" va ricondotta al suo partner dell'epoca Eduardo Macia, attentissimo alle occasioni del mercato internazionale. Ma probabilmente dietro alla linea dettata quest'anno c'era la voglia di prendere giocatori pronti subito, per accorciare i tempi della ricostruzione. E le difficoltà di ambientamento di Pedro non hanno che accentuato questa esigenza a gennaio. PRADE' E IL MERCATO DI GENNAIO: "VI SPIEGO TUTTO"

https://www.violanews.com/stampa/commisso-e-i-suoi-alleati-dialogo-avviato-con-cinque-club-per-rivoluzionare-il-calcio-italiano/

tutte le notizie di