Tre punti fondamentali per la Fiorentina, che grazie al 2-1 in casa dell'Hellas respira in classifica e si porta provvisoriamente ad un rassicurante +8 sul Cagliari terzultimo in classifica. Gara sofferta, e si capisce subito. E' il Verona a rendersi pericoloso per primo con una percussione dalla sinistra di Bessa, la cui conclusione da distanza ravvicinata viene prima sporcata da Dragowski, poi neutralizzata da Biraghi sulla linea di porta. La Fiorentina sembra salire di tono dopo un inizio molto timido: al 12° il colpo di testa di Vlahovic non va lontano dall'incrocio dei pali, ma è solo un fuoco di paglia. Sei minuti più tardi solo un super Dragowski nega il gol a Lasagna, lasciato troppo solo in area di rigore. Altro brivido pochi secondi dopo sugli sviluppi del corner: ancora Lasagna sfiora il vantaggio, stavolta è Venuti respingere a pochi centimetri dalla rete. Al 24° altra incursione del Verona che porta al tiro Barak, Dragowski respinge con i pugni. La formazione ospite dà l'impressione di poter affondare in qualsiasi momento ma nel suo momento migliore arriva l'occasionissima firmata Ribery: contropiede condotto da Bonaventura al 35° per il francese che entra in area e si vede negare la gioia del gol solamente da un grande intervento di Silvestri. Questione di minuti, ma il vantaggio viola arriva lo stesso. Rigore solare su Bonaventura dopo una buona azione costruita sulla fascia destra da Venuti, Vlahovic nel recupero s'incarica della battuta e sblocca il risultato. Si va negli spogliatoi sul risultato di 0-1.
La partita
Vittoria vitale a Verona, la Fiorentina torna a respirare. Ma quanta sofferenza
La Fiorentina sbaglia, soffre e cade spesso nelle sue debolezze, ma alla fine riesce a spuntarla. I viola tornano da Verona con tre punti d'oro
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La ripresa si apre senza cambi tra le due compagini. Il Verona riparte subito forte e dopo la rete annullata (giustamente) a Faraoni per fuorigioco al 50°, è Barak al 55° a sfiorare due volte in mischia il pareggio. Dieci minuti più tardi il raddoppio viola: punizione di Pulgar dalla sinistra e respinta corta dalla difesa gialloblù che si trasforma in un rigore in movimento per Caceres: l'uruguaiano insacca di potenza. Al 72° il Verona accorcia le distanze grazie ad un torre di Faraoni (Biraghi non fa la diagonale) capitalizzata al meglio da Salcedo, perso da Caceres. Nell'occasione male anche Dragowski che non esce sul lancio lungo a tagliare. Iachini inserisce prima Kouamé per Ribery, poi nel finale anche Castrovilli e Igor per Bonaventura e Igor. Il forcing dei padroni ci casa fortunatamente non sortisce gli effetti sperati da Juric e la gara, dopo il brivido fatto correre da Salcedo al 90° con il suo colpo di testa, scivola fino al triplice fischio dell'arbitro senza ulteriori sussulti. Finisce così, con la Fiorentina che stavolta, oltre alle solite gravi lacune, si porta a casa anche una vittoria vitale.
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