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Vincenzo Italiano è intervenuto in conferenza stampa in vista della gara di domani contro il Genk. Ecco le sue parole dalla "pancia" del Viola Park:
In Conference abbiamo una concretizzazione diversa, anche uno spirito migliore rispetto al campionato. Domani sarà una gara decisiva. Con una vittoria passiamo il turno e quindi dobbiamo affrontarla con la massima attenzione. Dobbiamo riscattare un periodo complicato, quindi cerco concretezza sottoporta. La posta in palio è importante. La rabbia post Milan? Il rammarico c'è ancora, visto le occasioni create. Con più punti, potevamo avere una classifica più soddisfacente e per ciò ci dispiace. Bisogna continuare così. Nzola e Beltran insieme? Nico e Jack hanno fatto 5 e 6 gol. All'inizio lavoravano bene per la squadra. Se abbiamo discussioni sui singoli non va bene. Le nostre punte non devono essere felici, stanno facendo troppo poco. Però, fino a poco tempo fa, segnavamo tanto con tutti gli uomini. Non credo sia un problema di quello che produciamo. Poi, cambiare ok, ma il problema è sbloccarsi. La gara d'andata? Potevamo chiuderla in ripartenza con Nzola. Il Genk è una squadra organizzata, gioca e fa un pressing importante. Potevamo gestirla meglio, ma adesso penseremo a domani. Kayode? Sta molto bene. Avevamo deciso di preservarlo e adesso sta decisamente meglio. Christensen o Terracciano? Domani gioca Christensen. Lo vedo diverso, si sta adattando. Esterni? I ragazzi non sono felici per la mancanza di gol. Soprattutto per tutte le occasioni che sbagliamo. Possiamo incidere di più. I gol arriveranno, come quelli di Nico Gonzalez. Non dobbiamo perdere fiducia e entusiasmo. Domani non avremo Bonaventura, Mandragora e Comuzzo. Tutti e tre acciaccati. Richieste a Maxime? Lui le conosce bene. Non è facile arrivare in gruppo nuovo, ma ultimamente lo vedo più coinvolto. Deve lavorare tranquillo e sereno. Il posto va guadagnato. Attacco? Noi lavoriamo come tutte le squadre, insieme e dividendo i reparti. Proviamo varie situazioni. Io cerco di stimolare i miei giocatori, poi in allenamento è un conto. In partita è tutto più complicato. In Conference abbiamo la media di 2 gol a partita, in campionato meno. Dodò? Ha un grande entusiasmo che deve un po' abbassare. Deve stare attento e calmo, la situazione è delicata. Il Genk? E' un gruppo giovane e di talento. Il trequartista El Khannous è davvero molto bravo, ha talento, è un giocatore di prospettiva. E' una squadra che gioca e costruisce, rincorre e pressa. Dovremo stare attenti sui calci piazzati. Cosa ci manca per diventare forti? Non siamo fortissimi, lo confermo. Siamo forti dopo aver visto il Milan chiuso nella sua metà campo, ma per diventare fortissimo devi vincere rimontando. Dobbiamo tornare a fare gol. Manca solo quello, ne sono convinto.
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