Emanuel Vignato ricorderà a lungo il Bologna-Fiorentina di poche ore fa. Non capita spesso di servire tre assist vincenti nella stessa partita, figuriamoci a vent'anni e in una delle poche presenze da titolare. Il giovane veneto è da anni indicato come uno dei migliori talenti italiani, ma fin qui ha avuto poche opportunità per mettersi in mostra con continuità.
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Vignato protagonista, Montiel resta a guardare. Eppure in Primavera…
Bologna e Fiorentina hanno gestito molto diversamente le loro stelline e ora (non) si vedono i risultati
Di sicuro, ahinoi, ha sfruttato nel migliore dei modi quella contro Vlahovic e compagni. È un classe 2000, Vignato, proprio come il bomber viola, e fin dalle giovanili del Chievo Verona è uno di quei giocatori il cui nome viene cerchiato più volte in rosso dagli osservatori sui propri taccuini.
Proprio come quello di Tofol Montiel, che sta concludendo una stagione calcisticamente inutile dal punto di vista personale. Appena 13 minuti giocati tra campionato e Coppa Italia, dove comunque ha segnato un gol. Una miseria, soprattutto se messi a confronto con i 1.904 di Vignato. Eppure in Primavera i due erano molto vicini, anzi era lo spagnolo quello più in vista: 19 reti e 11 assist in 44 presenze per Tofol, 18 reti e 5 assist in 56 presenze per il veneto.
Ma una volta usciti dal settore giovanile, Fiorentina e Bologna hanno gestito molto diversamente i rispettivi talenti. I viola hanno dissipato quello dello spagnolo, tra un prestito inutile in Portogallo e tante tribune. I rossoblu, di contro hanno centellinato quello dell'italiano, considerandolo sempre un elemento al quale fare riferimento, seppur in misura ridotta. Risultato? Vignato si è preso le prime pagine e sembra poter svoltare la propria carriera, Montiel resta a fare la muffa in panchina.
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