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Stop di un mese, o forse più: è una vera e propria maledizione per Gudmundsson

Redazione VN
L'islandese doveva essere il trascinatore della Fiorentina insieme a Kean ed invece...

Come già successo in altri tre frangenti della stagione, anche stavoltaAlbert Gudmundsson dovrà saltare una serie di partite della Fiorentina a causa di un problema fisico. Prima il guaio al polpaccio che l'islandese si era portato dietro dal Genoa e che gli aveva impedito di essere in campo con i compagni nell'inizio stagionale, poi l'infortunio al bicipite femorale patito a Lecce che lo ha fermato forse nel suo momento migliore di questa stagione, quando stava iniziando anche ad avere un po' di continuità.

La tonsillite accusata poco prima del recupero contro l'Inter sembrava essere stata la ciliegina di una torta indigesta, ma con il successivo ritorno in campo la speranza era che la sfortuna fosse finita ormai alle spalle del trequartista inseguito da Daniele Pradè per oltre sei mesi e portato quest'estate in riva all'Arno per rappresentare insieme a Moise Kean i trascinatori della squadra gigliata. Ed invece la stagione di Gudmundsson non è mai decollata, anzi, per colpa dell'ennesimo stop di natura fisica, sta subendo un nuovo atterraggio di fortuna. Stavolta ci vorranno oltre un mese e tanta pazienza per rivederlo un campo: una frattura in quel punto del corpo (passaggio del sacro-coccige, ndr) è non solo tanto dolorosa ma anche molto difficile da gestire per un atleta.