C'è un dettaglio nelle esultanze di Rolando Mandragora che aiuta a comprendere la sua esplosione come calciatore. Lo fa notare Cronache di spogliatoio:
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La maturità di Mandragora? La spiegano le sue esultanze “dedicate”
La ricorrenza che sottolinea lo status di leader del numero 8
Sono 13 reti, tra gol e assist, portate in stagione alla Viola. Dopo tutti gol, anche quelli bellissimi come la rovesciata contro l’Empoli, ha dimostrato maturità da leader: è sempre andato ad abbracciare in panchina un compagno in difficoltà. Lo ha fatto con Richardson, lasciando perdere la rovesciata appena realizzata, che stava giocando poco. Lo ha fatto anche la settimana prima, in Conference, andando ad abbracciare Terracciano, che doveva essere il portiere di coppa ma a cui, viste le prestazioni dello spagnolo, è stato preferito De Gea. Proprio Terracciano, insieme a Ranieri e Mandragora, è l’uomo delle 2 finali di UCL perse.
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