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Robin Gosens ha parlato in un'intervista concessa ai canali della Lega Serie A dove si è soffermato sul suo rapporto con la città di Firenze direattamente dall'interno del museo Stibbert:

Il personaggio
Robin Gosens ha parlato in un'intervista concessa ai canali della Lega Serie A dove si è soffermato sul suo rapporto con la città di Firenze direattamente dall'interno del museo Stibbert:
La parola 'cultura' è perfetta per Firenze, è una città incredibile e un museo a cielo aperto. Ti ricorda in ogni luogo quanto sia straordinaria l'Italia. Io in campo mi esprimo come le bellezze che troviamo qui dentro. Non dico che io sia un guerriero, però dobbiamo lavorare tutti insieme come facevano una volta i cavalieri. Siamo in una delle capitali dell'architettura e della bellezza. E poi anche la cucina è deliziosa: il pane non salato, l'olio, la bistecca, il Chianti... Qui in Italia ho passato la parte migliore della mia carriera. L'Atalanta mi ha fatto crescere quando ero sconosciuto, e poi ho avuto l'opportunità di giocare in un grande club come l'Inter, che mi ha aiutato a sviluppare una mentalità vincente. Psicologia? Non sempre tutto va bene, bisogna saper affrontare gli alti e i bassi. Ecco perché voglio diventare psicologo non appena avrò smesso di giocare. Voglio aiutare le persone che hanno problemi simili ai miei. In tanti soffrono la pressione. Bisogna affrontare questi problemi e parlarne. A Berlino ebbi una crisi mentale. Anche la mia famiglia non si sentiva come se fosse a casa. Siamo esseri umani, non solo calciatori che devono essere sempre perfetti.
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