Pochi affari, alcuni flop e quasi mai decisivi. Ecco chi, dal 1999 a oggi, ha risalito l'Arno da Empoli a Firenze
Dal gennaio 1999 a quello del 2017. E' durata per ben 18 anni la "cortina di ferro" che ha diviso Firenze ed Empoli. Distanti solo venticinque chilometri e mezz'ora (traffico permettendo...), ma spesso lontane in tema di affari di calciomercato. Altro che asse, da Fabrizio Ficini (e pochi mesi prima Carmine Esposito) a Riccardo Saponara è passata un'era calcistica. Anni in cui i rapporti tra Fabrizio Corsi e la famiglia Della Valle non erano poi così rosei, anni di vedute contrapposte e lontananza calcistica.
Fabrizio Ficini a Firenze rimase solo per metà stagione, quella '98-'99. Schiacciato da una pressione troppo grande e da una tecnica non proprio raffinata, il centrocampista fu un flop del mercato invernale nella stagione in cui i viola si laurearono campioni d'inverno e chiusero il campionato al terzo posto. Una scottatura così grande, che solo Riccardo Saponara ha interrotto il "digiuno" di acquisti dalla provincia al capoluogo. Il trequartista/esterno (costato complessivamente 9 milioni) ha dato il meglio di sé nelle due stagioni con Vincenzo Italiano in panchina, mentre prima aveva deluso sia in viola che nei prestiti a Sampdoria, Genoa, Lecce e Spezia.
Pochi mesi dopo è stata la volta di Vincent Laurini: onesto terzino, costato 400.000€. Due anni non proprio indimenticabili... Poi Pietro Terracciano: gennaio 2019, scambio di portieri con Dragowski che va a farsi le ossa in azzurro, arriva da riserva (per due anni e mezzo) prima di prendersi i guantoni da titolare per tre anni di fila. Un po' criticato, a volte osannato, San Pietro si è ritagliato il suo status negli ultimi anni, sempre in modo silenzioso.
Nel 2023 tocca infine a Fabiano Parisi, l'affare più oneroso tra Fiorentina ed Empoli. Il terzino - costato 10 milioni - ha faticato a trovare la sua dimensione in viola, ma è stato ed è ancora un investimento da proteggere e valorizzare. Infine chiudiamo con i giocatori prestati all'Empoli, che tornati in viola hanno rivestito solamente un ruolo da comparse. Brillante, Terzic, Rasmussen, Zurkowski, promesse mai mantenute. E' andata sicuramente meglio a Matias Vecino, che sotto la guida di Sarri è esploso prima di tornare in riva all'Arno e continuare la sua carriera all'Inter e alla Lazio. Adesso tocca a Jacopo Fazzini e Mattia Viti, gli ultimi affari "violazzurri", nella speranza che possano avere maggiori soddisfazioni dei loro predecessori.