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Bove a Sanremo: “Senza il calcio mi sento vuoto. Sto facendo un percorso di analisi”

Redazione VN
Le dichiarazioni di Edoardo Bove ospite alla finale del Festival di Sanremo

Il centrocampista viola, Edoardo Bove, come già anticipato dal conduttore Carlo Conti, è stato ospite nella finale del Festival di Sanremo. Il centrocampista della Fiorentina, prima di presentare Elodie, ha parlato sul periodo che sta attraversando in seguito all'impianto del defibrillatore sottocutaneo ritenuto necessario dopo il malore accusato lo scorso 1 dicembre che lo sta costringendo a restare fuori dal campo. Visibilmente emozionato, Bove ha raccontato di come senza il calcio è come se mancasse qualcosa, e sull'importanza del grande sostegno ricevuto. Queste sono state le sue parole:

Per me è un onore essere qui, vi ringrazio tanto. Sto vivendo questa esperienza con alti e bassi, senza il calcio sento che manca qualcosa, come per un cantante la voce. E' come una persona che perde un grande amore e ha una grande perdita, è difficile perché in questo momento mi sento incompleto, un po' vuoto, come se mancasse qualcosa. So che ci vuole tempo, mi sto facendo aiutare per iniziare un percorso di analisi su me stesso, per rivivere certe emozioni che ho provato, è un percorso che mi fa stare male, ma so che mi servirà per il futuro. Se posso ringraziare tutti per l'affetto che mi è arrivato, al di là dei colori e delle squadre, che mi ha colpito molto e mi ha fatto capire la gravità della situazione. Mi sono risvegliato in ospedale senza ricordare nulla e solo vedendo la reazione dei miei familiari, amici ma anche delle persone comuni che incontravo, mi ha fatto capire quanta paura ci sia stata realmente di perdermi. Questa paura è stata secondo me molto importante, mi ritengo veramente fortunato che tutto sia successo nel momento giusto, nel posto giusto, in 13' ero in ospedale però purtroppo mi sono arrivate tante testimonianze di persone che in episodi simili al mio non hanno avuto la stessa fortuna. Volevo sottolineare quanto nel mio caso sia stato importante l'intervento del primo soccorso, è il motivo principale per il quale sono qui oggi. Il mio episodio mi ha fatto capire quanto sia sottile il confine tra la vita e la morte e quanto noi dipendiamo da chi c'è accanto, anche da persone estranee. Io sono davvero grato che a me sia accaduto tutto questo in modo così perfetto ma voglio stare vicino a tutte le persone che invece hanno perso dei cari proprio per questo motivo. Vi volevo dire che nell'affrontare tutto questo, la vicinanza che mi avete dato mi ha aiutato tanto e purtroppo non tutti hanno questo supporto per superare gli ostacoli della vita e mando il mio pensiero a loro.