Il singolo può vincere la battaglia, ma è il gruppo che vince la guerra. Questa frase può essere scolpita sui muri del centro sportivo Davide Astori, dove tutti i giorni Italiano e suoi giocatori si allenano per confermare quello citato sopra: questa è la Fiorentina di tutti. Si, perché perdere un attaccante da 33 gol, una delle miglior promesse del calcio europeo, a metà stagione e con un campionato da concludere, può essere la fine per una squadra, per un progetto e per un allenatore. Ma è proprio quel 28 Gennaio, che la Fiorentina ha scoperto che il vero top player ce l'aveva in casa e non è qualcosa che si può vendere o comprare: il gruppo.
La forza del Noi
Tanti titolari e nessuna riserva: questa è la Fiorentina di tutti
Cos'è l'io senza il noi. Chiedetelo alla Fiorentina di Italiano, che prima di tutto, si è riscoperta unita come non mai
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Ecco quindi che Vincenzo Italiano ha accelerato quel processo iniziato a Luglio e che eventi esterni hanno tentato, senza successo, di fermare. In questa Fiorentina non ci sono riserve, ma soltanto titolari. Il mister viola si è presentato a Firenze con una serie di rotazioni che fin dall'inizio hanno stupito tutti, mai una formazione uguale all'altra. Soltanto adesso si possono notare i benefici di questo percorso, che ha dimostrato come non siano i giocatori ad adattarsi a questa Fiorentina, ma vice versa. Basta vedere il lavoro svolto da Piatek durante i 90' minuti. Lui, bomber d'area di rigore, ha iniziato a giocare con i compagni e ad aiutare la squadra, perché era quello di cui la Fiorentina aveva bisogno. Stesso discorso vale per Ikonè. Le sue varie esclusioni possono far discutere, visto che l'esterno francese viene da un campionato vinto con il Lille e una qualificazione agli ottavi di Champions League. Nulla importa, adesso la squadra ha bisogno di altro, cosa che Ikonè ancora non sembra in grado di dare. Il singolo viene lasciato fuori dalla porta del Franchi. Su quel prato verde esiste solo e soltanto il "noi". Questo, la Fiorentina lo sa molto bene, perché la strada per raggiungere grandi obiettivi non può non passare dalla forza del gruppo. Questa, è la Fiorentina di Commisso, Barone, Pradè, Italiano...ecc. Questa, è la Fiorentina di tutti.
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