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Stefano Pioli, “chiamo tutti ma non prego nessuno”: conferenza, primi impegni e quel diktat

Si è conclusa la prima giornata fiorentina di Stefano Pioli, tra la conferenza stampa ed il saluto ai tifosi

Giacomo Brunetti

"Sveglia all'alba e partenza verso Firenze: un ultimo saluto alla sua Parma prima di mettersi in viaggio alla volta del capoluogo toscano. Stefano Pioli ha iniziato così la sua prima giornata fiorentina, almeno da allenatore, mentre seduto sul sedile in macchina programmava probabilmente quelli che sono stati i primi attimi da nuovo tecnico viola. Il suo arrivo al Centro Sportivo, intorno alle ore 10:50, ha tagliato i nastri del Pioli-day: ad accoglierlo il direttore generale Pantaleo Corvino, il direttore sportivo Carlos Freitas e Giancarlo Antognoni, oltre ad alcuni addetti al lavoro gigliati. Dietro alla macchina dell'emiliano, un'altra ha varcato la soglia dei Campini, quella composta dai suoi fidi collaboratori, presentati dall'ex Inter durante la conferenza stampa. Un veloce giro delle strutture per poi recarsi nell'altro fulcro di casa Fiorentina, ovvero lo Stadio Artemio Franchi.

""Mi auguro che possa durare tanto. Non so se la mia faccia riesca a esprimere la mia gioia. Era l’unica squadra per cui volevo in Italia. Sono contento e felice. Era quello che volevo - ha esordito così Stefano Pioli - Ho incontrato la proprietà. Le delusioni della passata stagione le hanno avute anche i fratelli Della Valle, ma li ho visti motivati. Voglio dar loro delle grandi soddisfazioni, dobbiamo però essere tutti uniti". Vecchi volti per il tecnico, in maglia viola dal 1989 al 1995: dai giornalisti ai tifosi che lo hanno incontrato in prima calda - in tutti i sensi - giornata fiorentina. Ha parlato di giovani ("Ce ne sono di interessanti, qualcuno di loro sarà con noi a Moena"), del modulo ("Per i giocatori che abbiamo in organico il sistema migliore è il 4-2-3-1, ma sono aperto a molte altre soluzioni") e delle richieste della proprietà ("La richiesta è quella di voler tornare a divertirsi"), prima di concentrarsi sui giocatori: "Da oggi chiamerò tutti i giocatori che rientrano nel nostro progetto. Sia chiaro che io non devo convincere nessuno. Coloro che hanno voglia di dare tutto per la squadra sono i benvenuti, chiederò solo se hanno voglia di dare tutto per la maglia. Chi ha dei dubbi è bene che se li chiarisca, vogliamo gente che dia l’anima in campo".

"Pioli ha continuato "volendo smentire" un pezzo letto proprio su ViolaNews.com: "Mi è piaciuto un articolo che ho letto su di me, parlava di un allenatore girovago che non ha ancora vinto un trofeo, mi piacerebbe smentire entrambe le cose e farlo qui a Firenze".

"Abbracci, saluti e qualche stretta di mano, poi appuntamento - stavolta con i tifosi - alle ore 18:00 al Viola Store, dopo essere stato al Piazzale Michelangelo, tra tante foto ed "in bocca al lupo", oltre ad un momento amarcord, quando un sostenitore viola gli mostra una maglia vestita proprio negli anni di Pioli. E lui la firma, come fa con le cartoline che lo ritraggono stamani al Centro Sportivo.

"Una giornata intensa per il nuovo allenatore della Fiorentina, il battesimo del ciclo da aprire. Anzi, appena aperto. "Chiamo tutti ma non prego nessuno": tutti importanti, sì, ma non indispensabili. Serve crederci e voler onorare la causa. Come proverà a fare Pioli.

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