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Pioli, il girovago della panchina cerca stabilità alla Fiorentina. E magari il primo trofeo…

Ripercorriamo la carriera di allenatore di Stefano Pioli: 12 squadre in 15 anni, 6 esoneri e qualche bella soddisfazione

Simone Bargellini

Stefano Pioli e la Fiorentina si ritrovano 22 anni dopo. E quasi tutto è ovviamente cambiato, compreso il suo ruolo. Il difensore che era ha lasciato il posto all'allenatore di oggi, di cui ripercorriamo la carriera in questa breve scheda.

Gli inizi sono nel settore giovanile del Bologna (dove vince il campionato Allievi Nazionali) e del Chievo. Nel 2003/04 Pioli guida la Salernitana che, dopo il ripescaggio in Serie B durante l'estate insieme alla Fiorentina, approda alla salvezza a fine stagione. L'estate successiva passa al Modena con cui sfiora i playoff il primo anno e li raggiunge nella seconda stagione - durante la quale subisce anche il suo primo esonero, sebbene venga richiamato in panchina dopo sole 3 partite - perdendo in semifinale col Mantova. Stefano Pioli sale comunque in Serie A nel 2006/07 grazie al Parma, dove però rimane solo fino a metà febbraio quando viene esonerato dopo 15 punti in 22 partite per lasciare il posto a Ranieri, che otterrà la salvezza grazie soprattutto ad un giovanissimo Giuseppe Rossi. Pioli ricomincia allora dalla Serie B subentrando nel settembre 2007 al Grosseto, ultimo in classifica, e guidandolo verso una comoda salvezza. Nell'estate 2008 Pioli cambia ancora squadra e diventa allenatore del Piacenza in Serie B, con cui disputa un buon campionato centrando l'obiettivo salvezza. Nel 2009/10 allena il Sassuolo, con cui conquista il 4° posto ma perde col Torino la semifinale playoff. Riecco la Serie A con il Chievo 2010/11 e un'altra salvezza conseguita. Nel 2011 Pioli accetta la chiamata di Zamparini al Palermo, ma dura solo due partite: l'eliminazione al preliminare di Europa League dopo un doppio pareggio con il Thun gli costa la panchina prima ancora che inizi il campionato.

Stefano Pioli si consola con la chiamata del Bologna, ottobre 2011, dove vive la sua avventura più lunga (fino ad oggi). In rossoblù centra un ottimo 9° posto al primo anno, seguito da un 13° posto nel successivo, discreto, campionato. La terza stagione finisce invece anzitempo con l'esonero a gennaio 2014 con la squadra comunque fuori dalla zona retrocessione, dove invece cadrà dopo il suo addio. Il 2014/15 è la stagione migliore della sua carriera di allenatore con il 3° posto in campionato alla guida della Lazio, con cui arriva anche in finale di Coppa Italia, persa ai supplementari con la Juve. Pioli rimane anche l'annata successiva che si apre però con l'eliminazione al preliminare di Champions contro il Bayer Leverkusen e la sconfitta anche in Supercoppa Italiana ancora con la Juve. La sua avventura in biancoceleste si conclude ad inizio aprile 2016 con l'esonero dopo la sconfitta nel derby 4-1 con la Roma. Infine l'Inter, storia di quest'anno, con la chiamata a novembre e la grande rimonta in classifica con una striscia di 9 vittorie consecutive fino al 4° posto. In primavera i nerazzurri però crollano e dopo 2 punti in 7 giornate arriva un altro esonero, il sesto della sua carriera.

A conti fatti Pioli può considerarsi un girovago della panchina. La Fiorentina è la sua 12esima squadra, a livello professionistico, in 15 anni di carriera da tecnico. Se rimarrà a Firenze per tutta la durata del suo contratto, compreso il terzo anno opzionale, l'esperienza viola diventerebbe la più lunga in assoluto. E non sarebbe male se con la Fiorentina Pioli riuscisse anche a vincere il suo primo trofeo da allenatore.

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