Con l'assenza di Raffaele Palladino in panchina, domani sarà la "prima", in viola, del suo vice Stefano Citterio. Cresciuto nel Milan, ha giocato cinque anni nei primi del Duemila nella Lucchese, smettendo nel 2009 dopo un biennio al Castelnuovo. In carriera gli è capitato altre due volte di sostituire Palladino, ma questa sarà senza dubbio speciale per l'ex allenatore dei vari settori giovanili del Renate. Avrà per la prima volta addosso gli occhi di Firenze e insieme alla squadra sarà chiamato a confermare le buone cose viste con il Milan. Con il Monza aveva guidato in solitaria i biancorossi nel successo 3-2 contro il Frosinone e nella sconfitta per 3-0 ad Empoli. Nel gennaio 2024 dopo la bella vittoria contro la squadra ciociara nel post partita rispose così alla domanda, "Cosa vuol dire per te stupire?" "Vuol dire continuare così, provando con tutti a dire la nostra e ad imporre il nostro gioco quando è possibile".
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Stefano Citterio, il “formatore”: chi è il vice di Raffaele Palladino
Stefano Citterio guiderà la Fiorentina a Lecce. L'ex Renate non è solo un tecnico, ma anche un vero e proprio formatore
Più di un semplice allenatore
—Oscar Manzoni, direttore sportivo del Renate, che per molti anni ha visto la crescita di Citterio ha raccontato: "Stefano è una persona di grande competenza. La ribalta della Serie A non lo ha cambiato, anzi è rimasto il grande uomo che era quando lavorava con noi. Più che un allenatore lo definirei un "formatore". E' abile nel migliorare prima l'aspetto interiore e poi la tattica: con il suo carisma sa entrare nella testa di chi allena". Nei suoi anni nel Renate è riuscito anche a centrare una finale Scudetto, mentre dal 2021 è il secondo di Raffaele Palladino, che ha visto in lui un alter ego ideale per curare sia la fase difensiva che la crescita dei giovani.
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