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Repubblica rivela: “Nicolò Fagioli impressionante nei primi allenamenti”

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Gli innesti di mercato: perfetti per la Fiorentina "camaleontica" di Palladino
Redazione VN

Il finale di stagione è destinato a essere in crescendo, grazie a un cambio di pelle che ormai si può considerare quasi definitivo. "Abbiamo acquisito materiale tecnico, umano e fisico di grande valore", ha dichiarato Palladino, riferendosi ai nuovi arrivi del mercato invernale. Da Folorunsho a Fagioli, passando per Ndour, Zaniolo e il difensore Pablo Marì. Un mix di talento, forza a centrocampo, qualità e geometrie. "Abbiamo fatto un ottimo mercato, la squadra è migliorata, e il mio compito sarà integrarla gradualmente", ha aggiunto l'allenatore dopo la sconfitta con l'Inter. "Faremo un grande lavoro fino alla fine."

La sensazione, al di là di un primo tempo un po’ sottotono e di un baricentro troppo basso, è che la Fiorentina ora abbia tutte le carte in regola per lottare fino alla fine per un piazzamento Champions. Il gruppo a disposizione di Palladino rispecchia ciò che l'allenatore aveva chiesto, sia sotto l'aspetto tecnico e tattico, che in termini di affiatamento nello spogliatoio. Le sfide contro l'Inter, ravvicinate a soli quattro giorni di distanza, hanno messo in evidenza i punti di forza e le difficoltà della Fiorentina. La squadra è frutto del nuovo ciclo tecnico di Palladino, che ha tagliato i legami con i giocatori ormai marginali, mentre gli innesti dal mercato potrebbero spingere i viola verso un salto di qualità e una variazione di schieramento che il tecnico definisce "camaleontica". Non è importante quale modulo venga adottato, ciò che conta è l’approccio, l’interpretazione e la capacità di adattarsi alle situazioni che si presentano.


Le nuove pedine

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Folorunsho è arrivato per colmare il vuoto lasciato dall'assenza di Bove, ma ci sono anche altre pedine che potrebbero aiutare Palladino subito. Tra queste, i due Nicolò, Fagioli e Zaniolo, entrambi talenti puri in cerca di continuità e rilancio. Fagioli, che compie 24 anni proprio oggi, potrebbe rappresentare una risorsa tattica strategica per i viola. Può giocare come regista, centrocampista centrale o trequartista, ruolo che ricopriva prima che il suo ex allenatore Fabio Pecchia lo spostasse più indietro nella Primavera della Juventus. È entrato con discrezione nello spogliatoio della Fiorentina, ma tutti sono già consapevoli delle sue qualità. Fin dai primi allenamenti ha impressionato con la sua capacità di gestire e distribuire il pallone, mirando sempre alla verticalità del gioco. Fagioli potrebbe fare da regista con Adli e Cataldi al suo fianco (quest’ultimo sta crescendo in ritmo partita), o con Mandragora e Richardson. In alternativa, potrebbe avanzare più in alto per supportare Kean, in coppia con Zaniolo. Quest’ultimo, che Palladino conosce e stima da tempo, è un altro giocatore che l’allenatore vuole rilanciare a tutti i costi. Come successo con Kean e altri giocatori che sono tornati protagonisti sotto la sua guida, Zaniolo ha bisogno di un ambiente che gli faccia sentire l’affetto e lo sostenga, permettendogli di esprimersi al meglio. Può partire largo a destra nei tre dietro la punta o agire da trequartista.

Inoltre, contro il Como, al Franchi, la Fiorentina dovrà fare a meno di Kean, squalificato. È la seconda volta che succede in campionato, dopo la trasferta di fine ottobre contro il Genoa (per un problema alla caviglia). In quella partita, Palladino schierò Kouame come centravanti e la Fiorentina vinse grazie a un gol di Gosens. Questa volta, il ruolo di punta potrebbe essere ricoperto da Zaniolo, Beltran o Gudmundsson, come centravanti di movimento, per evitare di dare punti di riferimento agli avversari. Dopo il giorno di riposo, la squadra tornerà ad allenarsi oggi, e Palladino proverà diverse soluzioni, sia in attacco che a centrocampo. Il cuore del gioco passerà dalla mediana, e ora le alternative non mancano. Fagioli può giocare sia a centrocampo che dietro la punta, mentre Zaniolo potrebbe anche essere impiegato come centravanti, forse già domenica. Lo scrive La Repubblica.