Neanche il tempo di ambientarsi e già la montagna da scalare si fa ripida. Paolo Vanoli debutta oggi sulla panchina della Fiorentina nella difficile trasferta di Marassi contro il Genoa, ma deve subito fare i conti con la prima emergenza: Moise Kean non sarà della partita. L’attaccante si è fermato per un trauma alla tibia sinistra rimediato giovedì contro il Mainz in Conference League, un infortunio che rischia di comprometterne anche la convocazione in Nazionale. Una tegola pesante, che si aggiunge a un quadro già complicato: sette sconfitte in quindici gare ufficiali e un ultimo posto in classifica che racconta meglio di qualsiasi parola la crisi viola.

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Tuttosport: “Vanoli crede nella Fiorentina. Ha rinunciato ai soldi del Torino”
Vanoli ha accettato la sfida consapevole delle difficoltà, ma con la determinazione di chi vuole lasciare un segno. “Servono cuore, coraggio e orgoglio — ha detto ai giocatori —, dobbiamo indossare l’elmetto, essere consapevoli della posizione in cui siamo e comportarci da squadra operaia: quando non si può vincere, non si deve perdere”. Parole semplici e dirette, pronunciate da un tecnico che del pragmatismo ha fatto la sua cifra, e che sa bene come, in questo momento, la prima cosa da ricostruire sia la testa dei suoi uomini.
Il nuovo allenatore ha rinunciato a una parte dello stipendio che percepiva al Torino per sedersi sulla panchina viola: contratto da un milione di euro fino a giugno con opzione, ma senza bonus salvezza — l’obiettivo fissato dalla società parte dal decimo posto in su. Un segnale di fiducia, ma anche di responsabilità. In queste prime ore di lavoro, Vanoli si è concentrato soprattutto sull’aspetto mentale, provando a cancellare la paura e a infondere spirito di battaglia, qualità che serviranno oggi in un match già carico di tensione.
In attacco, senza Kean, toccherà a Gudmundsson — rientrato dall’Islanda dopo il processo che lo vede coinvolto per “cattiva condotta sessuale”, con verdetto atteso entro fine anno — affiancare uno tra Piccoli e Dzeko. Proprio l’islandese, ex della sfida, è chiamato a dare una scossa in avanti, in un momento in cui la Fiorentina ha bisogno di ritrovare gol, fiducia e punti.
Curiosità: l’ultimo successo di Vanoli in Serie A risale al 23 aprile, un 2-0 dell’allora Torino sull’Udinese. Ironia della sorte, anche l’ultima vittoria della Fiorentina in campionato — un lontano 25 maggio — arrivò proprio contro i friulani, con un 3-2 in trasferta. Da allora, il buio. Oggi a Marassi, Vanoli proverà a riaccendere la luce. Lo scrive Tuttosport.
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