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SEVILLE, SPAIN - MAY 01: Moise Kean of Fiorentina holds off Marc Bartra of Real Betis during the UEFA Conference League 2024/25 Semi Final First Leg match between Real Betis Balompie and ACF Fiorentina at Estadio Benito Villamarin on May 01, 2025 in Seville, Spain. (Photo by Denis Doyle/Getty Images)
Sarà difficile. E si sapeva. Ma non impossibile. Insomma: la sconfitta contro il Betis nella semifinale d'andata di Conference League può essere ribaltata giovedì sera al Franchi. C'è ancora vita sul pianeta viola alla luce del gol di Luca Ranieri. La Fiorentina, inoltre, potrà contare su Moise Kean per la gara di ritorno. Non certo un dettaglio. La Gazzetta dello Sport si concentra proprio sull'attaccante ed evidenzia, inoltre, un gesto di Ranieri stesso, sintomatico di quanto sia diventato importante per la squadra di Raffaele Palladino:
Ammirazione, orgoglio, fede. E Moise Kean. Raffaele Palladino guarda con sincera speranza alla partita di ritorno contro il Betis di giovedì prossimo. A Siviglia la Fiorentina ha perso 2-1. Poteva crollare, è rimasta in piedi, ha restituito un colpo agli spagnoli e la prossima settimana, una volta affrontato il complicato ostacolo Roma, spera di salire sulle spalle del suo attaccante e di farsi trascinare dal popolo viola alla terza finale consecutiva di Conference League. Non sarà facile, e si sapeva.
L’ambiente pazzesco del Benito Villamarin ha rischiato di travolgere la Fiorentina, ma la squadra di Palladino ha mostrato carattere e forza morale. Abbiamo citato Kean perché l’azzurro è entrato dopo l’intervallo, e ha cambiato la Viola. Ma prima di tornare sul centravanti dobbiamo recapitare la cartolina inviata dal capitano Luca Ranieri. La serata al Villamarin è iniziata con i tanti canti dei tifosi del Betis che hanno creato un’atmosfera davvero eccezionale. Poi c’è stato il minuto di silenzio per la scomparsa di Papa Francesco, altrettanto emozionante. A quel punto, con l’arbitro pronto a fischiare l’inizio della gara, Ranieri ha riunito i suoi e li ha condotti in una rapida incursione nella metà campo avversaria per andare sotto lo spicchio occupato dai tifosi viola. Voleva spezzare l’incantesimo, esorcizzare il potere dell’onda verde. Un gesto inusuale in quel frangente, e significativo.
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