Per quanto riguarda la giustizia sportiva, "Zaniolo nel 2023, insieme a Tonali, fu raggiunto nel ritiro di Coverciano con la nazionale dalla notifica degli atti di indagine. Avendo però dimostrato di non aver mai scommesso su partite di calcio non fu giudicato perseguibile dalla procura della Figc e non è incorso in nessuna sanzione o squalifica. Adesso, soltanto se la nuova indagine portasse da un punto di vista ordinario nuovi elementi utili a riaprire il discorso relativo alla giustizia sportiva Zaniolo potrebbe rischiare una squalifica dal campo, ma trattandosi di scommesse non relative al calcio non dovrebbe verificarsi la violazione dell’articolo 24 del codice di giustizia sportiva, quello che vieta ai calciatori di scommettere su partite di calcio e che prevede squalifiche non inferiori a tre anni e ammende non inferiori a venticinquemila euro".
FAGIOLI
—Sul piano sportivo, il discorso è già stato sanato visto che "è stato squalificato, avendo patteggiato con ammissione di responsabilità prima del deferimento, dodici mesi, sette dei quali scontati tra l’ottobre del 2023 e il maggio del 2024 e altri cinque convertiti in pene accessorie, come incontri con i ragazzi delle scuole calcio per combattere la ludopatia tra i giovani e gli atleti".
Sul piano penale invece Fagioli rischia un’ammenda per aver giocato sulle piattaforme illegali di scommesse e poker, e in parte per averle pubblicizzate tra altri calciatori anche con l’intermediazione dell’apertura dei conti di gioco e la consegna di soldi per conto di altri scommettitori.
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