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BACKA TOPOLA, SERBIA - AUGUST 01: Head coach Francesco Farioli looks on during the UEFA Europa League Second Qualifying Round 2nd leg match between FK Vojvodina and FC Ajax at TSC Arena on August 01, 2024 in Backa Topola, Serbia. (Photo by Srdjan Stevanovic/Getty Images)
In casa Fiorentina, l’estate che sembrava dover scorrere tranquilla ha preso una piega inaspettata con le dimissioni di Raffaele Palladino. Dopo il sesto posto in campionato e la qualificazione alla Conference League, la società aveva in programma una gestione ordinata delle solite questioni di fine stagione: conferenza stampa, vertici con l’allenatore, rinnovi e riscatti. Ma l’addio improvviso del tecnico ha scombinato tutto, riportando la squadra al centro del domino degli allenatori che sta agitando la Serie A. La contestazione della Curva Fiesole e il malumore dell’ambiente rendono ancora più urgente trovare un profilo forte e adatto a gestire questo momento delicato.
Nel frattempo, una prima mossa importante è stata fatta con il rinnovo triennale di David De Gea, accolto con entusiasmo anche dai tifosi: l’annuncio ha ottenuto il miglior riscontro social nella storia del club (escludendo i video). Un segnale di stabilità, anche in ottica futura, per chi siederà sulla panchina viola. La scelta del nuovo allenatore, però, è ancora aperta: tra i candidati principali ci sono Stefano Pioli, pronto a tornare in Italia dopo l’esperienza all’Al-Nassr, Francesco Farioli, la sua esperienza all’Ajax si è chiusa tra le lacrime, sorpassato in classifica all’ultimo istante dal Psv. Si sta guardando intorno, la Premier è tra i suoi pensieri ma anche la serie A ci ha messo gli occhi e chissà. La Fiorentina lo seguiva anche l’estate scorsa. Marco Baroni, in uscita dalla Lazio, e due profili emergenti come Daniele De Rossi e Alberto Gilardino.
La dirigenza sta valutando attentamente ogni opzione, cercando un allenatore che non solo punti a migliorare i risultati ottenuti finora, ma che sia anche in grado di gestire le pressioni di una piazza esigente. Non sarà una scelta semplice: il profilo ideale dovrà unire competenza tecnica, esperienza e sensibilità, in un momento di transizione in cui la Fiorentina vuole consolidarsi e, magari, puntare a qualcosa di più. Tutto ruota attorno a questo tassello: una volta inserito nel puzzle, si potrà finalmente iniziare a costruire il futuro. Lo scrive Repubblica Firenze.
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