- Squadra
- Nazionali
- Calciomercato
- Statistiche
- Coppa Italia
- Social
- Comparazione Quote
- Redazione
FLORENCE, ITALY - JANUARY 19: Moise Kean of ACF Fiorentina reacts during the Serie A match between Fiorentina and Torino at Stadio Artemio Franchi on January 19, 2025 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Come sostituire Moise Kean? È questa la domanda che si stanno facendo tutti in vista della partita di venerdì al Franchi della Fiorentina contro il Lecce. Come scrive La Repubblica, risposta tutt’altro che banale, per chi ha scelto di non intervenire sul mercato, in estate e in inverno, per assicurarsi un attaccante alternativo a quello titolarissimo e di riferimento. Nella logica di una stagione lunga, articolata su più fronti e dove il gioco si fonda in maniera basilare sulla ricerca del movimento del centravanti, il mancato sostituto della punta rimane un neo destinato a ingrossarsi visto l’infortunio che a Verona ha messo Moise ko. Un trauma cranico da curare e da gestire tra riposo, responsi medici e un andamento da valutare giorno dopo giorno per rimettere in sesto un elemento fondamentale per Raffaele Palladino e la sua squadra. Ovviamente, per venerdì sera non sarà a disposizione. Possibile anche l’assenza tra una settimana ad Atene nell’andata degli ottavi di Conference League contro il Panathinaikos, mentre la speranza è che possa essere al top per la gara successiva al Maradona contro il Napoli.
Sono questi i principali candidati a calarsi nei panni dell’attaccante assente. Per caratteristiche, per movimenti offensivi ma anche per necessità. Infatti oltre all’assenza di un vice Kean, a gennaio, la Fiorentina ha scelto di intensificare il mercato in entrata verso il centrocampo e di alleggerire la rosa in uscita verso gli esterni d’attacco. Con Gudmundsson e Colpani ancora alle prese coi relativi acciacchi, ecco che Palladino non ha molto a cui attingere almeno sul fronte offensivo. Una situazione che potrebbe spingere il tecnico a una mossa in mediana: Fagioli perno, Mandragora e Cataldi ai fianchi in attesa del migliore Adli. Un centrocampo a tre che alzerebbe Zaniolo riferimento in attacco supportato da due elementi alle sue spalle. Oppure, ancora, la conferma del centrocampo a due con l’avanzamento di Fagioli sulla trequarti sempre a supporto di Zaniolo che pare l’indiziato numero uno, ma che è chiaramente in ballottaggio con Beltran per il ruolo di rifinitore. Palladino sta cercando la soluzione migliore e in questa settimana dovrà gestire anche Adli che sta facendo di tutto per tornare a disposizione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA