Nella bolgia del Benito Villamarin la Fiorentina si è aggrappata più alla volontà che alla qualità, terreno di battaglia ideale di uno come il capitano, capace di conquistarsi la maglia della Fiorentina dopo anni di sottobosco calcistico a chiedersi se ne fosse davvero degno. Per questo il volto della viola di Siviglia non può che essere il suo. Ranieri sta interpretando il ruolo di centrale sinistro in una difesa a tre come impone il calcio moderno. Poco bloccato, molto fluido, di sicuro intraprendente. Spesso si inserisce in posizioni che non pensi possa occupare e questo ha portato, ad esempio, al gol in Slovenia contro il Celje come all’acuto di giovedì sera con il Betis Siviglia. Rete che apre uno squarcio sulla terza finale consecutiva di Conference dopo che il 2- 0 unito alle occasioni a raffica che il Betis stava creando, parevano aver sigillato.
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