La Fiorentina si prepara all’ultima prova generale del precampionato con l’allenamento congiunto a porte chiuse contro il Viareggio, prima dell’esordio ufficiale in Conference League contro il Polissya. Questo test servirà a sperimentare schemi e automatismi, ma da giovedì ogni scelta tattica sarà giudicata dai risultati, che determineranno il successo o meno degli esperimenti di Pioli.

Repubblica
Repubblica: “Ecco cosa va e cosa non va nella Fiorentina di Stefano Pioli”
Dal precampionato sono emerse indicazioni positive, come la volontà e la predisposizione al lavoro del gruppo, una fase difensiva solida e una condizione atletica in crescita. Bene anche il lavoro fisico personalizzato, che ha evitato infortuni significativi, mentre Mandragora è stato l’unico a subire un problema durante le amichevoli. La difesa a tre ha mostrato buona applicazione dei nuovi dettami, con giocatori come Kouadio e Kospo che si sono distinti, garantendo sicurezza senza rischiare troppo nonostante i gol subiti.
I punti deboli riguardano soprattutto la fase offensiva: il tridente Kean-Dzeko-Gudmundsson mostra qualità, ma manca di equilibrio e di intesa, con poche reti segnate rispetto alle occasioni create. A centrocampo, Sohm e Fagioli lavorano bene insieme, ma necessitano di maggiore sintonia per sostenere tutta la stagione, mentre Simon è più efficace negli inserimenti in zona gol che nella fase difensiva. Per Pioli, migliorare questi automatismi sarà fondamentale per affrontare una stagione da protagonisti su tre fronti. Lo scrive Repubblica Firenze.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

