Reginaldo ha poi raccontato delle sue esperienze in Serie A, e non poteva mancare la Fiorentina:
Prandelli un maestro , ma in più è anche un grande psicologo. Di Toni, ai tempi della Fiorentina, mi colpivano anche i suoi modi: era ricco e famoso, ma sempre alla mano e solare nello spogliatoio. Una battuta dietro l’altra. E quanti scherzi. Anche Lupatelli era divertentissimo, ero uno dei bersagli preferiti dei suoi scherzi e io stavo al gioco e ridevo. Gruppo fantastico: Mutu, Pazzini…
E vi ricordate della relazione con Elisabetta Canalis?
È stata lei a conquistare me… Prima ha cercato per quattro mesi di avere il mio numero tramite amici e poi al compleanno di Corradi, mio compagno nel Parma, si è fatta avanti. Siamo stati insieme quasi un anno e mezzo: dieci mesi di nascosto, incontrandoci in gran segreto a casa mia a Parma, e per altri sette al centro del gossip. Elisabetta era determinata: otteneva quello che voleva. È stato uno tsunami, un po’ come un gol in rovesciata: la ragazza più bella e famosa con la quale sono stato. Ma è il passato. E non è vero che ho detto che mi ha rovinato la carriera, anzi: quella storia mi ha fatto pubblicità nel calcio e con le donne, dove a dir la verità mi sono sempre difeso bene
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